Se facessero i benchmark a se stessi, sicuramente risulterebbero i più veloci: quelli di Phoronix, come da consuetudine, ci forniscono dati precisi e puntuali su ogni nuovo rilascio di una qualunque distribuzione Linux di rilevanza, pochissimo tempo dopo che questa sia stata rilasciata.
Quest´oggi al banco di prova troviamo la seconda beta della release 6 della distribuzione Linux enterprise per antonomasia. Red Hat Enterprise Linux 6.0 Beta 2 per workstations viene confrontata con Ubuntu 10.04, CentOS 5.5 e openSUSE 11.3 RC2. Tutte nelle versioni a 64 bit.
Prima di passare ai risultati del benchmark, ricordiamo brevemente le caratteristiche delle distribuzioni provate: RHEL utilizza il kernel 2.6.32-37.el6, GNOME 2.28.2, X.Org 1.7.7, Mesa 7.7.1 e GCC 4.4.4. Ubuntu 10.04 LTS utilizza Linux 2.6.32-21, GNOME 2.30.0, X.Org 1.7.6 e GCC 4.4.3. openSUSE 11.3 RC2 usa il kernel 2.6.34-12, GNOME 2.30.0, X.Org 1.8.0, Mesa 7.8.2 e GCC 4.5.
Infine, CentOS 5.5 fa utilizzo del kernel 2.6.18-194.el5, GNOME 2.16.0, X.Org 7.1.1, Mesa 6.5.1 e GCC 4.1.2. CentOS risulta anche l´unica ad utilizzare EXT3 quale filesystem di default, mentre le rimanenti utilizzano EXT4.
Sul computer desktop di riferimento, il benchmark su Apache viene vinto da CentOS (EXT3) seguita da Ubuntu e dalle rimanenti; situazione ribaltata nel PostMark (disk transaction performance), dove openSUSE (seguita da Ubuntu) ha la meglio (EXT4).
Vediamo quindi RHEL vincente sul test di compressione LZMA, mentre CentOS ha la meglio (di molto) sul test Compile Bench. Situazione anomala (in figura) per il test di 3D rendering su base CPU.
Risultati più o meno equivalenti per i rimanenti test CPU-based. Infine, RHEL risulta vincente nel test di TCP loopback network performance.
Limitatamente a questi test, quindi, openSUSE 11.3 RC2 risulta la più veloce del lotto e Ubuntu quella con meno punteggi pieni.