Linux in campo embedded, si sa, teme molto poco la concorrenza e se è vero che ci sono già delle board e dei progetti di elettronica integrata che ne fanno già un uso massivo, uno dei motivi per essere ancora più interessati a questo è il progetto Raspberry Pi, che si prepone di fornire per 25 dollari una board capace anche di riprodurre flussi HDMI, basata su ARM e dotata del sistema operativo open source più famoso al mondo.
Recentemente sono cominciate delle diatribe: ovviamente l´acquirente potrà fare ciò che vorrà con il prodotto, ma la decisione della distribuzione di default da fornire in bundle con il kit di sviluppo rimane sempre ostica per ciascun progetto. È così che molto probabilmente il team di Raspberry Pi potrebbe addirittura propendere per Fedora, lasciando andare Ubuntu.
Il motivo di tale scelta viene spiegato sul wiki di eLinux direttamente da Eben, uno dei padri fondatori del progetto:
Delle due l´una, Ubuntu o Fedora; il pregio principale che ci farebbe scegliere Fedora è il loro supporto ai tipi di architettura ARMv6.
Resta una perplessità dunque: ossia perchè mai il team dovrebbe aver abbandonato Debian per ARM, la quale non solo fornisce tutt´ora un port d´eccezione ottimizzato per ARMv6, ma era addirittura preinstallata sulle prime build del prodotto con benchmark assolutamente magnifici.