Si è già discusso tempo fa dell'affidabilità di Wikipedia. La si intendeva in merito a ricerche, approfondimenti scolastici e accademici, nulla di più.
Un giudice statunitense ha invece pensato bene di utilizzare l'enciclopedia libera a sostegno di una sentenza. Fortunatamente la Corte di Appello ha sovvertito il giudizio che vedeva coinvolta una donna etiope, ma il caso deve far riflettere.
Spesso confondiamo l'accessibilità della tecnologia con un suo presunto carattere di oggettività , verità e imparzialità . Finchè un cittadino qualunque, affidandosi a Wikipedia, cade in errore, magari facendo una brutta figura con un amico, un collega, un parente, poco male. Ma nel campo della legge, si rischia grosso...
Voi cosa direste a questo sgraziato giudice "open source"? ;-)