Quando presentate ai potenziali clienti i servizi di internet marketing il feedback che ricevete esprime prevalentemente:
- Entusiasmo?
- Perplessità ?
- Indifferenza?
- Diffidenza?
Certo, siamo nel 2008 e a parole oggi tutti si dicono interessati ad investire in rete, ma quando passiamo ai fatti spesso ci accorgiamo che i budget a nostra disposizione sono molto inferiori a quelli che il cliente è pronto a destinare per strumenti di marketing non certo innovativi, come la pubblicità nei giornali locali o addirittura nella cartellonistica stradale.
Anche nella 'moderna' Irlanda mi è capitato di vedere le pareti degli autobus tempestate con la pubblicità di un servizio destinato esclusivamente agli 'internauti': faccio una rapida verifica in Google e... non trovo nulla, il sito in questione non è reperibile neppure con il proprio nome come chiave di ricerca.
Spesso poi le aziende che 'azzardano' l'investimento in rete sembrano ossessionate dalla misurabilità dei risultati, come se questi ultimi invece fossero pacifici nelle altre forme di advertising.
Molti dei lettori di questo blog considerano giustamente già superati gli slogan come "primi nei motori!" e guardano con interesse al social media marketing, a Second Life e alle più disparate attività di "Digital PR", ma la realtà è che persino quando le aziende si affidano ad agenzie di comunicazione, quelle tradizionali (che sono la maggioranza) propongono sempre la solita solfa: giornali, cartelloni, volantinaggio, radio locali e magari un sitarello internet (tanto per non apparire obsolete).
Qual è la vostra esperienza, come interpretate oggi questa situazione? Molti colleghi sia arrabbiano ma io penso che in realtà si tratti di un segnale confortante: il mercato deve ancora esplodere e stanno per aprirsi spazi enormi.