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Puglia e Calabria aprono le porte all´Open Source

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Alla luce della conversione verso l´open source di alcuni paesi europei nei mesi scorsi, anche l´Italia sembra stia finalmente muovendo nuovi passi verso questa direzione. Molti ricorderanno certamente del famigerato Protocollo d´intesa stipulato nel novembre 2010 tra la Regione Puglia e Microsoft, una decisione alla quale si sono opposte la comunità FOSS e l´Associazione per il Software Libero, che con una lettera aperta chiedeva al governatore Nichi Vendola di tornare sui suoi passi.

A distanza di quasi due anni, è stato approvato un disegno di legge denominato "Norme sul software libero, accessibilità di dati e documenti ed hardware documentato" (su LeggiOggi è disponibile il testo completo) che dà finalmente il via all´utilizzo di software libero e open data all´interno della Regione Puglia; con la promessa che non si tratterà di una legge "bandiera", ma che prevede strumenti concreti di attuazione.

La notizia ha catturato l´interesse anche di testate estere, come The H Online: la legge, che consta di 21 articoli, ha come finalità l´accesso alle informazioni fornite dalle PA e la libertà informatica.

Ogni cittadino ha diritto ad accedere, in condizioni di eguaglianza, a tutte le informazioni e ai servizi forniti dalla Pubblica Amministrazione mediante servizi informatici.

La Regione, nel rispetto della normativa statale in materia di informatizzazione della Pubblica Amministrazione, favorisce il pluralismo informatico attraverso la diffusione e l´utilizzazione del software libero [...] e favorisce l´eliminazione di ogni barriera dovuta all´uso di standard non aperti.

Ma non c´è solo la Puglia. Emilio De Masi, capogruppo del partito Italia dei Valori in Calabria, ha depositato una proposta di legge che verrà discussa in una conferenza stampa nei prossimi giorni sempre in merito all´utilizzo della pubblica amministrazione di software libero. Passaggio che consentirebbe il risparmio, secondo le stime dello stesso De Masi in più di 600 milioni di euro.

Notizie queste che seguono l´approvazione per il passaggio agli open data da parte del Consiglio Regionale de Lazio come segno di trasparenza amministrativa; un primo timido passo verso l´adozione della filosofia open?

http://www.h-online.com/open/news/item/Open-source-on-the-advance-in-Italy-1640986.html

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