Grazie all´abbondanza di tool e software messa a disposizione da Google e gli altri supporter del progetto WebM sono già partiti i primi test di qualità per confrontare quali siano le effettive performance del codec VP8 contro H.264.
I risultati vedono i due contendenti sostanzialmente in una condizione di parità. Le differenze tra i file compressi in H.264 o in VP8 sono impercettibili e l´unico leggero vantaggio H.264 sembrerebbe averlo con immagini in forte movimento. Il tutto ovviamente al netto di eventuali ottimizzazioni dei parametri di compressione (quelle per H.264 sono ben rodate, mentre per VP8 c´è ovviamente meno esperienza).
Non prendiamo però questi risultati come oro colato: prima di proclamare un vincitore bisogna aspettare dei test oggettivi che dal confronto tirino fuori dei numeri inequivocabili. Non servono complessi calcoli per capire che comunque VP8 è lontano dalle performance reclamizzate da On2 (la società che lo ha sviluppato, acquisita pochi mesi fa da Google) secondi cui VP8 avrebbe fatto meglio di H.264 con metà della banda.
Nonostante questo i 128 milioni di dollari che Google ha regalato alla comunità rappresentano un grosso balzo in avanti su Ogg Theora. Il progetto WebM ha dato ai detrattori dei codec free pane per i loro denti.