A pochi giorni dall´arrivo dei due ex sviluppatori Mozilla, Palm sembra intenzionata a voler mostrare al mondo l´attitudine "aperta" della sua piattaforma e, muovendosi in una direzione completamente differente da quella della concorrente Apple, ha annunciato una serie di modifiche radicali al processo di pubblicazione delle applicazioni (sia aperte che proprietarie) per il suo WebOS.
La novità principale è che Palm consentirà di pubblicizzare le applicazioni anche senza la necessità di passare attraverso il processo di approvazione: chiunque voglia semplicemente diffondere la propria creatura potrà segnalarla all´azienda di Sunnyvale che, per tutta risposta, fornirà un URL univoco per tale applicazione. Questo processo "libero" non prevede la revisione dell´applicativo da parte di Palm.
Per gli sviluppatori di applicazioni a codice aperto, però, le novità non finiscono qui dato che Palm ha azzerato i costi di licenza per questa tipologia di software: sia il pagamento dei 99 dollari per l´ammissione, sia i 50 dollari per singola applicazione sono stati infatti rimossi per tutte le applicazioni open source.
Dulcis in fundo, Palm ha annunciato l´apertura dei dati statici agli sviluppatori, così che possano migliorare l´usabilità delle loro applicazioni; stando a quanto riferito finora tali dati contengono i log relativi ai crash e informazioni sull´utilizzo.
Si accende la competizione con il sempre più chiuso iPhone OS e con un Android che tanto aperto non sembra?