L'ottimizzazione è il processo attraverso il quale si apportano modifiche al software per utilizzare meno risorse e rendere così gli applicativi più efficienti. Un codice leggibile e pulito permette di manutenere ed estendere il software con più semplicità e in minor tempo.
Purtroppo però queste due caratteristiche non sono molto semplici da conciliare: normalmente infatti un codice molto ottimizzato è decisamente illeggibile, mentre un codice molto leggibile è probabilmente molto poco ottimizzato.
Come possiamo trovare il punto di equilibrio?
àˆ molto complesso determinare la qualità del codice, ma ritengo che uno dei parametri principali e fondamentali sia proprio il rapporto tra ottimizzazione e leggibilità del codice che scriviamo. Mi capita spesso di leggere codice scritto molto male, che richiede molto tempo per individuare un problema logico e per effettuare il debug, con un derivante aumento dei tempi e dei costi per la manutenzione e per l'integrazione di nuove funzionalità .
Utilizzare codice molto "spaziato", costrutti logici scritti in modo chiaro e preciso, assegnare nomi di variabili che suggeriscono lo scopo del loro utilizzo, servirsi di funzioni come "sprintf" (PHP, C, ecc.) o utilizzare la notazione infissa per la concatenazione di stringhe sono solo alcuni dei trucchetti che ci possono salvare la vita...e che sicuramente ci rendono più simpatici alle persone che lavorano con noi.
Anche se la potenza di calcolo delle macchine sulle quali lavoriamo al giorno d'oggi ha permesso, per progetti non particolarmente sensibili a questo aspetto, di concentrare la nostra attenzione sulla leggibilità , l'ottimizzazione e il controllo delle risorse utilizzate deve comunque rimanere molto alto: sono sufficiente 5 chiamate Ajax contemporanee per rallentare sensibilmente il caricamento di una pagina.
Dunque la saggezza anche in questo caso risiede sul compromesso e sulla famosa "via di mezzo"?