Dieci anni sono passati da quando Sun Microsystems decise di rilasciare i sorgenti di StarOffice alla comunità, decisione che avrebbe portato poco dopo alla nascita di OpenOffice.org, oggetto, negli ultimi tempi, di cambi di proprietà e fork.
Oracle, il nuovo proprietario di OpenOffice, per nulla incline alla collaborazione con la community open source, delinea il futuro della suite da ufficio, rassicurando circa il suo sviluppo, dopo aver altresì rassicurato tutti circa un altro importantissimo pezzo da novanta nelle sue mani, MySQL.
Positiva risulta la presenza di Oracle all´ODF Plugfest circa la quale, a mezzo comunicato stampa, la società esprime quanto ha in serbo per la sua (e solo sua) suite da ufficio:
Il team di sviluppo di Oracle [...] continuerà a sviluppare, migliorare e supportare OpenOffice.org come progetto open source, basandosi sulle 7,5 milioni di righe di codice già fornite dalla comunità.
A dimostrazione di questi sforzi è stato infatti da poco rilasciato OpenOffice.org 3.3.0 RC 1.
La domanda nasce a questo punto spontanea: meglio una società forte che, sebbene lontana dalle logiche di "collaborazione e lealtà" della comunità open source, porti avanti lo sviluppo di OpenOffice, oppure una debole società radicata nella logica open source ma incapace di farlo diventare "grande"?