Oracle ha messo a segno un colpo che potrebbe aiutarla a differenziare la sua offerta Linux da quella di concorrenti come Red Hat e SUSE: il colosso di Larry Ellison ha infatti annunciato l´acquisizione di Ksplice, l´azienda autrice dell´omonimo software.
Per chi non lo sapesse, Ksplice è un software che permette di applicare patch a un kernel Linux mentre questo è in esecuzione, senza la necessità di riavviare il sistema.
Comodità come questa sono particolarmente apprezzate nel mondo enterprise, dove ogni minuto di fermo macchina può avere conseguenze poco gradevoli, sia dal punto di vista economico che da quello prettamente funzionale.
La brutta notizia è che, in seguito all´acquisizione, Ksplice diverrà disponibile esclusivamente per i clienti Oracle Linux Premier Support: d´ora in poi, infatti, gli utilizzatori di Red Hat Enterprise Linux, CentOS, Fedora o Ubuntu dovranno fare a meno di questa funzionalità.
Stando alle informazioni che circolano in rete, comunque, sembrerebbe che gli attuali clienti della versione a pagamento di Ksplice (non della versione Uptrack) potranno continuare a utilizzare il servizio. Richieste da parte di nuovi clienti verranno invece rifiutate e, molto probabilmente, rigirate al reparto commerciale di Oracle.