Nel primo intervento ho riassunto alcuni piacevoli vantaggi nell'emulazione su Mac OSX di un sistema operativo grazie al software Parallels, nel mio caso sistemi operativi della famiglia Windows. In questa seconda parte vorrei raccogliere alcuni suggerimenti che mi sono tornati utili in questi giorni di utilizzo di Parallels.
Non duplicare i file!
Dovete sapere, se già non lo sapete :D, che un sistema di virtualizzazione (alla spicciola) si basa su questo meccanismo:
- una software (Parallels) dispone del necessario per avviare un ambiente virtuale e caricare all'interno un sistema da emulare
- il sistema da emulare, compreso Sistema Operativo, configurazioni, file e quant'altro è salvato in un file, di norma unico, che può essere considerato come un grande hard disk.
Ogni qual volta viene avviata la macchina virtuale, il software si incarica di "aprire" questo file ed eseguirlo.
Ora, sebbene le macchine virtuali siano ottimizzate al meglio ed ottimizzino a loro volta al meglio il file affinché la sequenza di boot ed il normale uso dei programmi avvenga senza problemi, è opportuno non salvare all'interno del sistema operativo guest dati che possono essere tranquillamente ospitati nel sistema operativo ospitante.
Per intenderci, i documenti, gli mp3, le email... tutti questi dati andrebbero portati all'esterno della macchina virtuale e, nel nostro caso, salvati nelle cartelle del Mac.
I vantaggi di questa soluzione sono numerosi, quasi tutti riconducibili ad un incremento di prestazioni e performance.
Parti da 0
Ogni software di virtualizzazione adotta strategie, specifiche ed algoritmi proprietari.
Per questo motivo, importare ambienti da altre virtual machine, ad esempio WMware, potrebbe non essere la soluzione più adeguata. Allo stesso tempo, virtualizzare un ambiente esistente potrebbe non garantire il massimo delle performance.
Quando applicabile, create un ambiente virtuale da 0.
Mantieni copie "in corsa"
Chi ha provato la sensazione di usare un sistema operativo "nuovo", appena installato dopo ad una formattazione, si sarà accorto che inevitabilmente nel tempo la rapidità di reazione e la pulizia dell'ambiente vengono meno.
Soprattutto su Windows, l'installazione e la disinstallazione di software ed aggiornamenti causano l'accumulo di file temporanei, chiavi di registro e dati che rallentano inverosimilmente il computer.
Prima o poi arriva il momento di formattare... panico! I driver non si trovano più, le licenze sono salvate da qualche parte tra le cartelle e la reinstallazione del software porta via, se va bene, una giornata di tempo!
La possibilità di lavorare su macchine virtuali offre un indubbio vantaggio, il salvataggio di più copie per un unico ambiente.
Immaginate di tenere una "copia" del sistema operativo esclusivamente come base di partenza. Una seconda copia la userete invece come versione operativa per il quotidiano utilizzo.
Ogni qual volta la copia operativa darà sintomi di vecchiaia, rallentamenti o più semplicemente instabilità , in qualsiasi momento potrete cancellarla e ripartire dalla copia base formattata e configurata con tutti i driver necessari per il corretto funzionamento.
Piccoli problemi e soluzioni
Poiché, non dimentichiamolo, argomento di questo articolo è Parallels, vorrei spendere ancora un paio di parole per fornirvi soluzione a qualche problema comune.
Se il sistema operativo guest non riconosce la connessione correttamente attiva sul Mac, precedentemente funzionante o in seguito a prima installazione, procedete come segue.
Impostate il Network Adapter su Default Adapter (Devices > Network Adapter). Poi, sempre dal solito pannello, disattivate la connessione e riattivatela. Parallels forzerà il riaggiornamento del driver di connessione che potrebbe ora essere funzionante.
Se la risoluzione video del sistema guest non è corretta o non si adatta alla finestra, ricordate di installare i driver Parallels trattati nelle righe iniziali di questo articolo.
Se in fase di installazione dei driver viene mostrato un errore di Windows o la procedura non termina correttamente, riavviate la macchina virtuale e rilanciate l'installazione.
In conclusione
Parallels è senza dubbio il miglior software di virtualizzazione che abbia provato fino ad oggi. Lo sviluppo specifico per Mac e la sua ottimizzazione lo rendono un compagno perfetto che non farà rimpiangere la necessità (temporanea) dell'uso di altri sistemi operativi.
Enjoy your virtual machine!