Continua il lavoro per l'implementazione di OpenMandriva, la versione comunitaria della "leggendaria" Mandriva Linux. Gli sviluppatori del progetto hanno annunciato nelle scorse ore la disponibilità per il download di OpenMandriva Lx3 Beta 1.
Questa build arriva dopo un anno di intenso lavoro della community di sviluppo che, malgrado le vicende di cui è stata sfortunatamente protagonista l'azienda Mandriva S.A, rimane appassionata a questa distribuzione che adesso è diventata quasi "di nicchia" anche se offre le stesse feature di molti altri sistemi Linux.
Dopo oltre un anno di intenso sviluppo del team arriva finalmente una nuova versione con tanto di pacchetti aggiornati. In OpenMandriva Lx3 Beta 1 troviamo per esempio KDE Plasma 5.6.1, KDE Frameworks 5.20, KDE Applications 15.12.3, systemd 229, Linux 4.1.18 LTS, Mesa 11.2 e X.Org Server 1.18.2.
OpenMandriva ha utilizzato da sempre KDE come ambiente desktop e anche con questo rilascio la tradizione è stata confermata introducendo le ultimissime versioni del desktop environment del "draghetto". Gli sviluppatori hanno inoltre implementato in via del tutto sperimentale KDE col nuovo server grafico Wayland come sessione separata. Ovviamente siamo davanti a un prodotto instabile e non ne è consigliato l'uso per le fasi di produzione.
Considerati i numerosi aggiornamento apportati, l'unica eccezione è rappresentata in questo caso dal kernel del "Pinguino", il team ha infatti scelto di affidarsi ad una versione LTS in modo da offrire una maggiore stabilità generale alla distribuzione, alleggerendo anche il carico di lavoro degli sviluppatori che dovranno aggiornare meno di frequente i pacchetti del kernel.
Kate Lebedeff, a cui si deve il post di annuncio della beta, ha sottolineato che per generare questa build è stato usato il compilatore Clang/llvm in combinazione con Link Time Optimisation (LTO), in modo da creare un sistema stabile, veloce ed efficiente.
Via | OpenMandriva