Vuoi per il ridottissimo numero di malware, vuoi per l´architettura più solida, un PC con Linux è teoricamente più sicuro di uno con Windows: combattere virus e malware assortito è quasi una battaglia quotidiana in alcune reti aziendali nelle quali si utilizza il sistema operativo made-in-Redmond.
A confermare la maggiore sicurezza del pinguino, però, ci pensano ora sia l´edizione online del Washington Post sia la polizia Australiana (in particolare quella di Sydney); vi starete chiedendo: suggeriscono di passare a Linux? La risposta è "nì": entrambi consigliano infatti di utilizzare Linux quando le informazioni da gestire sono "troppo delicate" per rischiare che finiscano in mano a criminali.
E cosa, più delle proprie informazioni finanziarie, si rivela importante quando si naviga sul Web? Probabilmente nulla. Entrambi i suggerimenti si basano sulla considerazione che ormai troppe persone hanno perso denaro a causa di malware e che sarebbe sufficiente utilizzare un livecd Linux per eseguire in sicurezza le operazioni di online banking.
Ovviamente anche un Mac andrebbe bene ma la soluzione basata su Linux risulta essere più economica e, soprattutto, flessibile, visto che può essere applicata ovunque, anche su PC "condivisi".
È un consiglio che seguite/suggerite anche voi? Oppure preferite l´approccio che prevede l´utilizzo di macchine virtuali separate per ciascun compito (critico) da svolgere?