Il progetto One Laptop Per Child, purtroppo, non ha sortito gli effetti sperati: qualche tempo fa si parlava addirittura della possibilità, presa in esame dai cuoi creatori, di abbandonare il software open source in favore di quello closed.
I recenti tagli nello sviluppo del progetto ne confermano l´insuccesso ma Nicholas Negromonte, colui che ha dato avvio alla missione OLPC, ha intenzione di portare avanti la sua idea e sta cominciando a gettare le basi per la versione 2.0, nome in codice XO2.
I piani di Negroponte sono riportati in un post pubblicato sul sito ufficiale dal titolo emblematico "Refocusing our mission".
Gli obiettivi principali per il prossimo futuro includono un programma per fornire la connettività senza costi nonché la fruibilità di un milione di libri digitali da mettere a disposizione di tutti i futuri possessori dell´OLPC 2.0 gratuitamente tramite Internet.
Nell´articolo si parla anche di lasciare lo sviluppo del sistema operativo Sugar alla comunità.
In una intervista rilasciata a xconomy, Negroponte si è soffermato sulle cause che hanno decretato l´insuccesso della prima versione del´OLPC. Nonostante in molti attribuiscano il risultato all´economia povera, Negroponte fa "mea culpa" sostenendo che ha influito in maniera sostanziale la promessa non mantenuta sul costo del PC che sarebbe dovuto costare 100$ contro i 200$ del progetto finale. La nuova promessa è un costo di 75$.
In ogni caso, il progetto dispone ancora di abbastanza denaro per andare avanti almeno un anno e, pertanto, si sta lavorando duro per riuscire a portare a termine la missione di fornire ad ogni bambino povero un OLPC. Saranno in grado di mantenere la promessa e ottenere i risultati sperati?
In basso potete ammirare un video di presentazione dell´OLPC 2.0.
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