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NVIDIA: la GPL blocca il supporto ad Optimus per Linux

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È una cosa ben nota che il supporto alla tecnologia di grafica ibrida NVIDIA Optimus sia deficitario in ambito Linux fin da quando è stata introdotta: non solo per i driver open, ma anche quelli proprietari, solitamente pari in funzionalità alla loro controparte Windows, non hanno mai dato la possibilità ai possessori di portatili con doppia GPU di usare al massimo le capacità prestazionali e di risparmio energetico. Di recente però, dopo l´intenso lavoro degli sviluppatori Xorg sull´architettura a buffer condiviso DMA-BUF e sulle controparti a livello kernel, anche NVIDIA si era mossa confermando che il supporto Optimus era finalmente in lavorazione. Tutto il lavoro di mesi sul fronte interoperabilità potrebbe tuttavia venire vanificato dallo scontro in atto tra NVIDIA e gli sviluppatori del kernel, incentrato sulla licenza GPL.

La faccenda verte sul tentativo, da parte di uno sviluppatore del team NVIDIA, di far approvare una patch che permette di esportare i simboli (e dunque le funzionalità) relativi all´architettura DMA-BUF usando l´interfaccia EXPORT_SYMBOL invece della precedente EXPORT_SYMBOL_GPL. La differenza tra le due è che mentre eseguendo l´esportazione delle API con la prima si permette a qualsiasi modulo ne faccia richiesta di usufruirne, con la seconda il gestore dei moduli permette solo a quelli rilasciati sotto licenza GPL o compatibile di accedere alle API. La sostanza della patch inviata da NVIDIA era quella di permettere al loro driver binario di usufruire di routine del kernel che erano state segnalate esplicitamente come GPL-only, proprio invertendo questa segnalazione.

La cosa non è andata ovviamente per niente giù, attirando le ire di sviluppatori del kernel di altissimo profilo come Alan Cox e Mauro Carvalho Chehab. Il primo in particolare ha segnalato come la patch equivale ad un cambio di licenza per tutto il codice che verrebbe esposto e dunque per essere accettata necessita dell´approvazione di ogni singolo sviluppatore che ha contribuito al codice. Dopo aver reso molto chiaro che il suo personale consenso non c´è, ha quindi concluso consigliando al developer NVIDIA di rivolgersi ai legali della sua azienda per una dettagliata spiegazione sulle conseguenze di una patch del genere.

Senza questo cambiamento NVIDIA non può usufruire di questa recentissima tecnologia che permette di ibridare la gestione della grafica con altri driver, sia open source che proprietari. Per farlo dovrebbe rilasciare sotto GPL il proprio driver, una strada evidentemente impraticabile. Di conseguenza, a meno di clamorose sorprese, NVIDIA sarà costretta a reinventare la ruota proponendo una propria soluzione che avrebbe grandi probabilità di essere incompatibile col resto dei driver, o arrivare alla soluzione drastica e rinunciare completamente al supporto ufficiale Optimus su Linux. Non sono passati che pochi mesi da quando Linus Torvalds accusò pubblicamente NVIDIA di essere la peggiore azienda con cui la comunità del kernel avesse avuto a che fare; ora però è la posizione intransigente degli sviluppatori di Linux che potrebbe costituire un danno irreparabile per gli utenti e per la nascente industria del gaming su Linux.

Siete d´accordo con l´approccio puristico alla GPL e alle opere derivate degli sviluppatori del kernel o ritenete che l´opportunità sia troppo importante per rinunciare a scelte più pragmatiche?

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