...ma almeno falla dentro.
Lo scrivevano gli educatori nei bagni della colonia estiva, riferito ai bisognini di noi bambini distratti. Una metafora per descrivere tre azioni di web marketing che non solo non hanno fatto centro, ma sono finite fuori, letteralmente scaraventate, dalla mia finestra virtuale.
Nel dimenticatoio, e pure con una punta di fastidio.
Solo in una giornata, infatti:
- sono stato selezionato come milionesimo visitatore su tre siti diversi;
- sono risultato il cliente "numero uno di Genova" e ho diritto ad un prodotto gratuito;
- ho ricevuto un'offerta esclusiva per caricare i dizionari delle lingue straniere sull'iPod.
Delle tre gratificazioni, la più buffa è la terza: non ho l'iPod e anzi non credo lo avrà mai. àˆ un oggetto che per il potenziale cliente Massimiliano Scorza non ha alcun valore.
Un po' meglio l'object della mail in cui viene fatto un richiamo alla mia città . Ho sorriso quando l'ho letto, ma nulla più. E il prodotto offerto in questo momento non mi interessa, nemmeno gratis.
Deprimenti, invece, i banner "vincitore selezionato", con tanto di scritta "è tutto vero!".
E meno male che nel marketing online si targetizza, si personalizza, si traccia, si fa promozione in base alle abitudini e ai comportamenti degli utenti.
Frasi fatte di chi insegna marketing. Ma cosa ci raccontano ai corsi, sui libri, nei white paper dei grandi luminari del web marketing? Descrivono un mondo irreale o c'è qualcosa di vero?