In questi ultimi anni l'ecosistema Linux è diventato un'ottima piattaforma per il gaming. I videogiocatori infatti hanno a disposizione una vastissima pletora di titoli tramite Steam oppure sfruttando il non-emulatore Wine. Tuttavia non sempre le distribuzioni offrono di base un "game setup" completo. Per ovviare a tale problematica la community di utenti del sistema del Pinguino ha realizzato svariati progetti dedicati alla creazione di fork che hanno come target proprio il gaming. Quest'oggi vogliamo parlarvi di un progetto del genere chiamato Nobara Project.
Il Nobara Project ha origine da un'idea di Thomas Crider, software engineer di Red Hat. Il target principale di tale derivata, basata su Fedora 35, sono gli utenti Windows che hanno da poco migrato a Linux e che non vogliono, o non possono, iniziare a smanettare con settaggi, driver e patch di vario genere per poter giocare alla propria libreria di titoli.
Sostanzialmente il Nobara Project si occupa di realizzare una versione di Fedora 35 contenente tutti quei pacchetti necessari affinché fin dal primo avvio l'utente possa scaricare ed avviare i propri giochi senza doversi preoccupare di nulla.
In tale spin off troviamo quindi software come: Lutris, per gestire la propria libreria di giochi ed configurare automaticamente Wine, Steam, OBS Studio, per eseguire il videostreaming o per registrare il proprio display durante le sessioni di gioco, e Kdenlive, un programma di videoediting open source.
Oltre a tali applicativi in Nobara sono state integrate diverse patch che rendono la vita all'utente più semplice. Ad esempio è stato implementato un bugfix per libusb, la libreria che gestisce le periferiche USB presenti nel sistema, e xow, il driver per il dondle wireless del controller dell'Xbox. Sostanzialmente a causa di una problematica di questi due componenti quando si usava il pad il carico della CPU poteva schizzare anche al 100%.
Come display server di riferimento è stato adottato il classico Xorg al posto di Wayland. Questo perché X11 dispone di una compatibilità nativa con un enorme ventaglio di giochi. Inoltre Xorg è richiesto anche per abilitare la tecnologia AMD FidelityFX, un image quality toolkit open source, e per poter far funzionare correttamente Steam Play, Proton e Wine.