Jay Sullivan, vice presidente della product division di Mozilla, è recentemente intervenuto in occasione del South by Southwest 2013 (un evento dedicato a film, musica e interattività ) con lo scopo di spiegare i motivi per i quali la Foundation non avrebbe alcuna intenzione di riportare il browser Firefox all'interno dell'ecosistema iOS dopo il volontario allontanamento avvenuto lo scorso settembre.
Gli sviluppatori della Mozilla sarebbero attualmente convinti che le troppe restrizioni imposte dalla Casa di Cupertino per l'ingresso di un software nell'App Store impedirebbero di fatto l'implementazione di una prodotto concorrenziale rispetto a Safari; implicitamente Sullivan avrebbe voluto sottolineare per l'ennesima volta come la Apple sembri tuttora propensa a scoraggiare la realizzazione di soluzioni alternative al browser di default del suo dispositivo mobile.
In particolare, le maggiori criticità derivanti dai vincoli imposti da Apple riguarderebbero lo sviluppo del motore di rendering Gecko e del JavaScript compiler IonMonkey; a questo punto però anche per un'organizzazione non profit come la Mozilla si aprirebbe il più classico dei problemi relativi alle dimensioni del market share di riferimento.
Se infatti un gruppo come Opera Software potrebbe essere costretto a valutazioni di carattere commerciale nell'indirizzare lo sviluppo delle proprie applicazioni, si veda per esempio la recente svolta verso WebKit di Opera Browser, da parte sua Mozilla, data la natura del progetto, potrebbe agire in modo più indipendente dai trend di mercato; ma proseguire nel mantenimento di una posizione minoritaria in ambito mobile nuocerebbe all'obiettivo di rendere plurale l'offerta dei programmi di navigazione Web nonché Internet stesso.
Posto quindi che i pur incoraggianti esordi di Firefox OS non rappresenterebbero ancora un'indicazione valida su quelli che potrebbero essere gli esiti futuri di tale piattaforma, rinunciando alla presenza su iOS tramite Firefox Mozilla dovrebbe accontentarsi per ora di un market share tutt'altro che maggioritaria su Android.
Via: CNET