Molto spesso capita che il termine Open Source sia frainteso come sinonimo di banale risparmio, anziché stare ad indicare la moltitudine di altri pregi, meno tangibili ma sicuramente non meno importanti. Fatto sta che sicuramente il risparmio è un fattore che può far pesare una scelta, e non va preso sotto gamba giudicandolo come una "banale questione di soldi": dopo la Borsa di Londra infatti anche il comune di Modena ha avuto modo di sperimentare, oltre che un miglioramento delle proprie tecnologie, anche un forte risparmio, proprio grazie al software Open Source.
Senza dubbio un passo avanti, dunque, nell´adozione del software aperto e libero nella pubblica amministrazione: grazie a Linux infatti è stata impedita una spesa ingente, convertendo un gran numero di workstation e lavorando sulla compatibilità perché non si avessero problemi. Certo è che dopo episodi del genere, ci si chiede perché mai non venga adottata la medesima soluzione in gran parte delle amministrazioni d´Italia, e non solo.
Inoltre, affianco ai numerosi desktop ormai completamente Open Source, è da far notare la presenza di server Linux, che hanno permesso proprio in virtù del costo alquanto ridotto di ottenere una struttura perfettamente funzionante senza una spesa esagerata. Il Comune ha anche avviato una progressiva migrazione delle suite da ufficio: l´obiettivo finale è migrare le 1600 postazioni PC del Comune da Microsoft Office a Open Office.
Per sostenere il personale nel cambiamento sono stati organizzati dei corsi di formazione, e l´assessore alle Risorse Umane Marcella Nordi ha fatto notare, il che non può che far piacere, che in realtà la soluzione open è stata adottata si, per una questione di costi, ma anche per l´alto livello di efficienza che metteva a disposizione.