Phoronix riporta in anteprima una notizia davvero interessante. Arjan van de Ven, uno degli ingegneri della Intel che lavora al progetto Moblin, ha scritto alla redazione di Phoronix per comunicare che il team in cui lavora si appresta a lanciare una prima versione di X Server che viene esegue come utente non root: No-Root-X.
Al momento il lavoro è costituito solo da un insieme di patch da applicare all´X Server e alle sue librerie, e non costituisce nulla di ufficialmente incluso e supportato negli alberi sorgenti di X.Org. Per il futuro bisognerà capire se la cosa interessa tutta la comunità Open Source o resterà dominio esclusivo di Intel e Moblin (e Linux Foundation).
Il server X è stato sempre eseguito come utente privilegiato root, e questo per garantire accesso privilegiato all´hardware dei chipset grafici (ndr tramite operazioni di mmio - memory mapped input/output). Ovviamente ciò ha sempre costituito, sotto certi aspetti, una pecca del sistema, in quanto lo espone ad exploit e attacchi.
Ora, da quando è disponibile il Kernel Mode Setting, è possibile voltare pagina. Grazie alla possibilità di poter impostare e gestire la configurazione grafica passando per il kernel, quindi per un device del filesystem /dev, si rende fattibile l´ipotesi di un server X eseguito come utente non root.
Moblin, meglio dire Intel, ha investito tanto sulla funzionalità di Kernel Mode Setting tant´è che essa è sempre stata immediatamente disponibile per le schede grafiche Intel. I netbook Intel Atom tipicamente montano una scheda grafica Intel 945 e quindi "sono il terreno fertile su cui implementare No-Root-X".