La Mobile Conference 2013 si terrà il 28 ottobre a Bologna, per capire meglio gli obiettivi e le motivazioni dell'evento abbiamo rivolto alcune domande a Marco Russo di Event Handler, che ha organizzato questa prima edizione:
Come nasce la Mobile Conference 2013?
Abbiamo pensato alla Mobile Conference come un’occasione per approfondire la conoscenza sulle tecnologie mobile, sempre più radicate in ambito enterprise e aziendale. Il target non è lo sviluppatore che crea l’app e la pubblica sullo store per conto suo cercando di guadagnare vendendola, ma sono più le aziende che si trovano nella necessità, nel caso specifico del mobile, di creare app magari anche integrate al loro contesto aziendale, al loro applicativo, al loro dipartimentale.
Quali e quante tecnologie e piattaforme tratterete?
Ormai non è possibile che uno sviluppi solo con tecnologia Microsoft, per esempio in ambito server usi i servizi Cloud di Amazon, Google, Dropbox, e tanti altri. Nel mobile, siccome c’è sempre più da integrare quello che il cliente o il singolo individuo possiede e non più quello che viene dato dall’azienda, è difficile pensare di avere un ambiente del tutto omogeneo.
Quindi stiamo muovendo le nostre conferenze (Event Handler, nda) in quella direzione, per adesso sappiamo di avere una base d’ascolto di aziende che lavorano prevalentemente con tecnologia Microsoft, però prevalentemente non vuol dire solo o esclusivo…
Che taglio darete alla Mobile Conference?
La Mobile Conference è una conferenza dove abbiamo cercato di raccogliere dei temi che sono interessanti per le aziende e che non si trovano normalmente, perché i corsi specifici per Windows Phone, iOS o Android non mancano, anzi c’è l’imbarazzo della scelta. Lo sviluppatore può scegliere tra tante iniziative oltre a consultare i numerosi user group.
Quello che manca è il taglio trasversale, manca l’interlocutore cui non interessa se si abbia sposato l’una o l’altra piattaforma, ma che l’app vada al più ampio pubblico possibile e quindi supportare il maggior numero possibile di device.
Cosa significa nel dettaglio?
Questo significa varie cose. La prima, posso sviluppare una app nativa oppure ottimizzare il sito web per i device mobile, così abbiamo deciso di organizzare una round table per questo, perché è un argomento che ci interessa discutere.
Si arriva da un mondo tendenzialmente Microsoft, perché in quello aziendale e business il background mediamente è quello. Posso anche trovare Linux e Unix ma più per il server back-end, ma in genere le applicazioni desktop se non sono Intranet sono del mondo Windows.
Quindi cosa interessa a questa aziende? Fare applicazioni per i loro clienti o per la loro forza vendita o ancora i loro dipendenti, tutte che si integrano nei loro sistemi.
Quindi il modello vincente è quello cross platform?
Sì, e ti illustro un classico esempio: oggi come oggi non vale più la pena fare un software ad hoc per un dispositivo ad hoc per il magazzino o per la gestione degli ordini al ristorante. Comprare un qualsiasi dispositivo per farlo funzionare in un ambito qualsiasi ora costa una frazione, ha funzionalità migliori, l’assistenza è più pronta, ecc. In questo scenario che cambia le aziende si pongono una prima domanda fondamentale: app nativa o no? Se sì, cosa faccio? Se devo dare un dispositivo ai miei agenti posso decidere di usare Windows Phone o iOS o Android, scelgo un modello e do quello. Ma ci sono altri scenari in cui questa scelta non è possibile.
Quali sono questi scenari?
Se si hanno agenti che non sono mono mandatari, devono usare il device che possiedono, quindi è necessario fornirgli una app che gli consenta di consultare il catalogo e inoltrare gli ordini. Posso creare una pagina web, ma non funziona col device disconnesso dalla rete, quindi se sono in un cantiere e devono prendere un ordine, per fare in modo che tutto avvenga in maniera integrata e flessibile, bisogna affrontare il problema. Quindi, come lo affronto?
Questo è uno dei tanti temi che affronterete, parlaci degli altri.
Abbiamo cercato di inserire tutti i temi che possono interessare: come si entra e si inizia, con sessioni introduttive per chi arriva da un mondo diverso da quello in cui si vuole dedicare, per esempio chi è pratico di Visual Studio e/o C# e deve approcciare iOS; affronteremo temi specifici, per esempio la pubblicazione delle app sullo store; sessioni che affrontano il tema del multi plexing, in altre parole sviluppare app mantenendo lo stesso codice per tutte le piattaforme, senza riscrivere tutto da zero ogni volta, mettendo a confronto diversi ambienti cross platform, scegliendo volutamente quelli open source o comunque a bassa soglia di costo; affronteremo le problematiche riguardanti l’interfaccia utente, la pubblicizzazione sullo store (una app aziendale da distribuire solo a chi identifico come “autorizzato a” per esempio), le opportunità per i pagamenti su mobile (come posso integrarli, le opportunità che ci sono), e altri scenari possibili.
Affronterete tutte le problematiche e temi del mondo mobile?
Tutto il filone appena illustrato collega l'agenda che abbiamo creato e anche le round table. Sarebbe molto interessante fare un evento che affronti tutti i temi possibili, però oggi come oggi il nostro sarà già un evento molto grande in cui non sarà facile aggregare tutti le persone coinvolte e bisognerà anche verificare il reale interesse nel nostro Paese a tematiche che comunque non possono e non devono essere ignorate. Così abbiamo deciso di ignorare mondi quasi a sé stanti, come i videogiochi e quello dei social, non perché non siano importanti, bensì perché abbiamo fatto una scelta precisa sul taglio da dare, decidendo di concentrarci sulla parte enterprise.
Ci focalizzeremo esclusivamente su questo aspetto, perché è quello che da una parte tocca più da vicino le aziende con cui già siamo a contatto ed è quello che fino ad oggi non aveva un’offerta sul mercato, essendoci corsi/eventi/conferenze molto verticali mancando invece qualcosa trasversale da punto di vista tecnico: il responsabile tecnico dell’azienda d’informatica se viene è perché vuole fare delle scelte tecniche, non perché vuole pensare a qual è il giusto modello di business dell'app, ma perché vuole integrare i sistemi aziendali con le app mobile.
Siete soddisfatti della risposta delle aziende e degli operatori del settore?
È un mondo che finora ha fatto molto poco, infatti, abbiamo visto che la risposta è stata molto positiva, abbiamo aperto le iscrizioni e pubblicato soltanto la preview dell’agenda, abbiamo raccolto molte adesioni, abbiamo già superato il 50% della capacità piena quando mancano meno di due settimane all’evento.
Il nostro modello di business sta andando in questa direzione, soddisfare le necessità del cliente, infatti, a fine novembre avremo anche la Cloud Conference e la Developer Conference che seguiranno lo stesso modello, dedicate rispettivamente a IT Pro e sviluppatori. Ultimo aspetto importante, da quest’anno tutte le sessioni saranno registrate, quindi chi ha partecipato a una round table ma si è perso una sessione contemporanea, può recuperarla e rivenderla, una decisione presa pensando sempre alla massima soddisfazione dei nostri clienti.
Marco Russo
Marco Russo ha fondato, insieme a Paolo Pialorsi, Event Handler, una società che progetta e gestisce eventi di formazione in ambito informatico. Lavora come consulente su tecnologia Microsoft progettando e realizzando soluzioni di Business Intelligence. Attraverso la sua società Loader Srl sviluppa applicazioni per molti settori, affrontando problematiche di vario genere, dall’informatica finanziaria in tempo reale alla gestione di flotte di mezzi pubblici, fino al data mining in ambito bancario.