Redmond, 20 luglio 2009. Data storica per la comunità open source. Microsoft ha annunciato il rilascio del codice sorgente di tre driver per Linux, tutti rigorosamente sotto licenza GPLv2. Questi driver hanno lo scopo di migliorare le prestazioni di Linux come sistema guest su sistemi virtuali "Windows Server 2008 Hyper-V e Windows Server 2008 R2 Hyper-V". Ventimila linee di codice inviate al team del Kernel Linux con annessa richiesta di inserimento nell´albero ufficiale di sviluppo.
Stiamo assistendo alla crescita congiunta delle comunità Microsoft e Open Source, e questo è certamente un beneficio per i nostri clienti. La comunità Linux, per esempio, ha costruito una piattaforma usata da molti clienti. Quindi la nostra strategia ora è di migliorare l´interoperabilità tra la piattaforma Windows e molte delle tecnologie open source che fanno parte di Linux, e di fornire ai nostri clienti l´opportunità di scegliere.
A parlare è Sam Ramji responsabile del Microsoft´s Open Source Technology Center (OSTC) e primo interlocutore del gigante di Redmond con la comunità Open Source. A sottolineare l´eccezionalità dell´evento è proprio Ramji:
Oggi abbiamo rilasciato il codice di alcuni Linux Device Driver direttamente alla comunità del Kernel Linux. Questo è un evento importante perché è la prima volta che rilasciamo codice sorgente direttamente alla comunità Linux. Inoltre ancora più significante è il fatto che abbiamo rilasciato il materiale sotto licenza GPLv2, che è proprio quella preferita dalla comunità Linux.
Come spiegato da Greg Kroah-Hartman nella Linux Kernel Mailing List, è stato fondamentale l´apporto di Hank Janssen, vecchia conoscenza di oneOpenSource, che ha fornito il codice e ha lavorato con Kroah-Hartma per renderlo adatto all´inclusione nel kernel Linux.
Certamente la strategia di Microsoft nei confronti dell´Open Source è ancora tutta da capire e, essendo Microsoft una azienda, questa strategia va inquadrata nell´ottica di consolidare fette di mercato e aumentare gli utili. Quel che però è anche certo, e che traspare dalle parole di Sam Ramji, è il fatto che Microsoft non può non ignorare Linux, riconoscendogli con questa mossa non solo il ruolo di piattaforma software ma anche quello di competitor.