La risposta non è tardata ad arrivare, d´altra parte bisognava muoversi con estrema rapidità e precisione, prima che il chiacchiericcio degenerasse:
Il motivo principale per cui abbiamo preso questa decisione in questo caso è perché la GPLv2 è la licenza preferita dalla comunità Open Source, e richiesta per una ampia accettazione. Per noi per poter partecipare al progetto Linux Driver la GPLv2 era l´opzione migliore che ci consentiva di beneficiare del supporto offerto dalla comunità. La risposta della comunità all´annuncio di rilascio del codice è stata buona.
A parlare è sempre lui, Sam Ramji, l´uomo di Microsoft impegnato in prima linea ad orchestrare i rapporti con la comunità Open Source e a risolvere le situazioni spinose, e questa dei driver Linux per Hyper-V lo è.
Sia Microsoft che Vyatta, l´azienda tirata in causa da diversi giornali e blog, hanno diramato in queste ore dei comunicati stampa che cercano di mitigare i toni e rassicurare che in passato non c´è stata alcuna violazione della GPL. La scelta della GPLv2 è stata maturata con tranquillità e in perfetto accordo anche col board della Linux Foundation, compreso lo stesso direttore Jim Zemlin. Nulla di anormale e allarmante secondo Sam Ramji.
Inaspettatamente Vyatta si è trovata nel mezzo di questa storia... Non ci sono state minacce, urla, dita rotte, nessuna bava alla bocca. Solo qualche pacata conferenza telefonica a porte chiuse, lontano dai riflettori e dall´attenzione dei media. Questo è tutto. (Dave Roberts - Vice Presidente di Vyatta)
Modi di dire abbastanza forti e inusuali ma che rendono bene lo stato d´animo di una azienda che si trova a sbrogliare una matassa molto ingarbugliata.
Gordon Haff di CNet fornisce maggiori dettagli su come la questione è nata, sul come si è scoperto il problema di incompatibilità del lavoro di Microsoft, e sul come si è arrivati ad una soluzione amichevole grazie all´intermediazione di Novell.
Il tutto sembra essere nato quando Stephen Hemminger di Vyatta ha scoperto che i driver di Microsoft utilizzavano interfacce e simboli del kernel Linux marcati dalla macro per il preprocessore C EXPORT_SYMBOL_GPL. Questa evidenzia che l´oggetto che si sta utilizzando è marcato come GPL e può essere utilizzato solo da codice GPL. Notata questa incongruenza bisognava allineare le licenze dei sorgenti Microsoft.
Morale della favola? A detta dei "protagonisti" la questione sembra essere stata montata dai media, dai blog, dalle riviste online. D´altra parte l´abbinare la Microsoft alla GPL non poteva che provocare questo "effetto dinamite".