Grazie ad un invito ricevuto la scorsa settimana, da alcuni giorni abbiamo il piacere di toccare con mano il nuovo Microsoft adCenter Analytics beta. La prova è stata effettuata inserendo il codice previsto all'interno delle pagine di Webnews Blog. Dopo alcuni giorni, è venuto il momento dei primi giudizi.
I grafici sono il punto di forza: tridimensionali, colorati, chiari, al passaggio del mouse evidenziano i numeri che ne hanno determinata la composizione. Ad oggi la prova è limitata a pochi giorni, ma quando il tutto si sarà sviluppato ulteriormente il colpo d'occhio sulle statistiche sarà migliore e dunque anche più utile.
Il punto debole (ed il confronto va giocoforza fatto con Google Analytics) è nella completezza dei dati. Ad oggi non è ancora possibile l'incrocio statistico che permette il servizio Google, ma le premesse sono comunque buone. Tra le tabelle più originali va segnalato il "Treemap Traffic View", una tavola che divide proporzionalmente gli spazi in base al traffico in entrata. Con lo zoom è possibile andare a monitorare i dati anche degli spazi minori, dunque tenendo d'occhio ogni singola pagina partendo da uno spazio virtuale statistico.
Interessante lo scorcio grafico sui referral, mentre da bocciare in toto è invece la ricerca dei dati sotto forma di elenco testuale: è stato costruito uno schema ad albero del tutto scomodo e lento, tale per cui la ricerca diventa un'opera di click infinita che ne vanifica del tutto l'utilità . Quest'ultimo aspetto è il vero tallone d'Achille del servizio e dovrà essere il primo a cui Microsoft presumibilmente metterà mano.
Per ogni pagina è disponibile anche un simpatico strumento che permette di vedere che tipo di utenza è giunta sulle pagine analizzate. I dati sono disponibili solo per gli utenti tracciati da Microsoft, il che ad oggi fornisce dati ancora molto approssimativi. Nel caso di Webnews Blog, ad esempio, il 90% degli utenti risulta "sconosciuto", mentre il 2.7% è studente, lo 0.6% consulente, lo 0.5% ingegnere, eccetera. In prospettiva è una valutazione di estremo interesse, ma ad oggi l'utilità è minima. Acquistare Yahoo, per Microsoft, potrebbe avere estremo valore anche in tal senso: maggior conoscenza dell'utenza del web, miglioramento dei sistemi promozionali ed ottimizzazione delle statistiche disponibili.
In generale la velocità è stata buona, nonostante i rallentamenti di assestamento dei primi giorni. Tra i punti di forza la grafica, alcune statistiche molto intuitive e l'aggiornamento real-time dei dati. Tra i punti deboli la navigazione tra le statistiche delle singole pagine, la disponibilità ancora limitata di analisi approfondite e l'incompletezza congenita dei dati sul tipo d'utenza in arrivo (aspetto che solo il tempo e la diffusione degli strumenti di analisi MS potrà migliorare).
In prospettiva un buon servizio. Le basi son buone. Un 6.5 di incoraggiamento e ne riparliamo nel secondo quadrimestre (come si diceva nelle scuole di una volta).