Quando Microsoft bussa alla porta reclamando brevetti, ci sono compagnie che hanno il potere (più che altro il denaro) per sostenere una causa di simile portata nei confronti del colosso di Redmond. Altre, come Amdocs, abbassano semplicemente la testa, loro malgrado. È così che Microsoft ha ottenuto un accordo per un brevetto sull´utilizzo di Linux nei data center della compagnia.
Non sono disponibili molti altri dettagli, ed i termini dell´accordo sono confidenziali; la fonte è proprio la press di Microsoft, che oltre a dare la notizia non approfondisce poi molto. Così Horacio Gutierrez, vice presidente del gruppo Intellectual Property di Microsoft:
Questo accordo con Amdocs si aggiunge a più di 1.100 accordi di licenza sui brevetti che Microsoft ha stipulato negli ultimi 10 anni. Il programma di licensing di Microsoft assicura il rispesto per il suo portfolio mondiale di proprietà intellettuale mentre allo stesso tempo rende disponibile ad altri il risultato del suo investimento annuale nella ricerca e nello sviluppo.
Certo, Microsoft ha il diritto di tutelare la proprietà intellettuale dell´azienda, ma resta il fatto che il patent trolling rimane una pratica becera attraverso cui insinuarsi nel business di compagnie di fatto concorrenti, e trarne profitto in ogni modo possibile.
Amdocs ha firmato per il pagamento di una somma di denaro ignota (ma sospetto cospicua); speriamo che questo non costituisca uno tra i precedenti più pericolosi nella storia dell´informatica sui brevetti software.