Navigo molti forum e spesso mi ritrovo a leggere la domanda "Ragazzi, il mio sito è sceso di 20 posizioni in un paio di giorni. Cosa posso fare?". La mia risposta è: nulla!
Precisiamo meglio. Chi lavora da anni nel ramo ha ben chiaro che i motori non sono software immobili, con un algoritmo statico che esamina miliardi di pagine e nel tempo tratta dati che producono gli stessi risultati a fronte degli stessi input.
I motori sono qualcosa di dinamico, che vive, si evolve, prende decisioni, ci ripensa, cresce, va avanti e torna indietro. Inoltre, sbaglia, se ne accorge, corregge. Si ammala (programmi in crash e database distrutti), va dal medico e si cura.
Il posizionamento di un sito sui motori di ricerca non è qualcosa che deve comportare interventi giornalieri di correzione, altrimenti significa che qualcosa non va. Su un sito di importanza strategica e per cui si prevede un ciclo di vita che superi lÂ’anno, ogni modifica negli algoritmi dei motori deve essere studiata, lasciata assestare, studiata ancora, sperimentata su altre pagine, assimilata e solo allora, timidamente, si può pensare ad agire sul sito. Agire sul sito, per altro, non dovrebbe significare – modifiche alle pagine – ma realizzazione di nuove pagine.
E se stiamo studiando? Se stiamo studiando, applicando le regole che la scienza ci insegna (se pretendiamo che il posizionamento si possa in quale modo considerare tale), si sperimenta su banchi di prova intanto che il sito vero prosegue per la sua strada. Quando si sarà trovata la nuova formula, non si applica al sito esistente, ma si realizza un nuovo sito che la impieghi.
Qualcosa anni fa avevamo già scritto nellÂ’articolo Rischi di interventi affrettati.
