Alla Maker Faire Roma 2016, tra i protagonisti spicca Intel che presenta Joule, il nuovo modulo pensato per i maker, insieme ad alcune applicazioni pratiche, che pur prototipali, ne dimostrano le enormi potenzialità. Lo stesso James Jackson, General Manager Maker Group, definisce questo progetto come un "bellissimo bambino" che non possiamo ancora prevedere come crescerà.
Le caratteristiche del modulo in effetti sono più vicine a quelle di un mini-computer che da "board" stile arduino. Per citarne alcune: processore quad-core, wifi, usb3, 3-4 GB Ram, GPU con supporto per video 4K.
Tutta questa potenza permette uno sviluppo più veloce di applicazioni complesse: dal robot-barista che prende le ordinazioni, all'array di microfoni grazie ai quali capire da dove proviene un allarme, fino al casco per ipovedenti che riconosce le persone e i loro stati d'animo. Questo grazie anche all'interfaccia con telecamere real-sense e alla connessione con il cloud di Microsoft che offre servizi come Azure Cognitive Services.
Robot barman con camera real-sense nel papillon
Sul fronte dello sviluppo del software abbiamo una nuova edizione dell'IDE Intel XDK che ci permette di sviluppare più rapidamente grazie a template di progetti già connessi con Microsoft Azure, tramite nodeJS.
Considerando la potenza, il costo (intorno ai 370$) e la complessità di questo oggetto, si intuisce che è destinato alla realizzazione di applicazioni di fascia alta. Tuttavia Joule detta anche lo standard per il prossimo futuro, contribuendo a irrobustire il ponte tra il mondo dei maker e quello della robotica industriale.
Per iniziare?
Per chi si volesse mettere in gioco e avvicinarsi all'industria 4.0, Joule potrebbe essere un prodotto per partire di slancio e ottimizzare il time-to-market dei progetti. Tuttavia è possibile iniziare con altre board più economiche: quelle basate su Arduino garantiscono il sostegno di una amplissima knoledge-base fatta di progetti già realizzati e di espansioni già pronte. Il fatto è che una volta acquistati tutti i componenti non è detto che si sia risparmiato poi tanto.
Infine per iniziare c'è da ripassare un po' di programmazione C (e non solo) e farsi le ossa anche con l'hardware "resistenze, condensatori e operazionali". In ogni caso la pazienza e la dedizione richieste saranno certamente ripagate.