La presenza delle donne in contesti lavorativi incentrati sul coding è ancora oggi molto limitata, si tratta di un fenomeno (non tipicamente italiano) dovuto in particolare a ragioni culturali, per le quali raramente le più giovani scelgono o vengono orientate verso una formazione che concerna le tematiche ricollegate alla programmazione, allo sviluppo e alla attività di debugging e deployment.
Come si concilia il panorama attuale, caratterizzato da una componente femminile ancora nettamente minoritaria rispetto a quella maschile, con la maggiore partecipazione delle donne a studi tecnici e occasioni di formazione riguardanti l'Informatica? E, di conseguenza, quale potrebbe essere l'impatto reale sui tassi di disoccupazione dell'almeno apparentemente scarsa propensione di queste ultime verso professioni legate al coding?
E' comunque probabile che nel prossimo futuro tale fenomeno diventi via via meno rilevante, se non altro per il continuo incremento di esempi riguardanti l'affermarsi di figure femminili in ambiti legati alla produzione di sorgente; in questo caso non parliamo naturalmente di personalità come Marissa Mayer, ex di Google da anni al timone di Yahoo!, o di Susan Wojcicki, CEO di YouTube, che sono in sostanza delle dirigenti, ma di vere e proprie programmatrici/sviluppatrici.
Si pensi per esempio a Sarah Sharp, Linux Kernel Developer in forza alla RedHat nota anche per i suoi rapporti non esattamente sereni con Torvalds, ad Alison Chaiken che è una delle protagoniste dello sbarco del Pinguino nell'automotive, al contributo di Lisa Nguyen per il porting di Linux in dispositivi basati su architettura ARM per i microprocessori, a Angie Byron che è una delle menti della variante commerciale di Drupal (progetto Acquia) o a Lorna Jane Mitchell, una delle più note software consultant su PHP e LAMP.
Per incentivare l'ingresso delle donne nel mondo del coding la già citata Susan Wojcicki ha lanciato "Made with Code", un progetto basato sul principio "Code can be the most creative tool" grazie al quale vengono presentate le potenzialità e le opportunità offerte dalla programmazione per la stampa 3D, dal making, dall'animazione per il multimedia, dalla progettazione di Web applications fino alla realizzazione di applicazioni per l'ecosistema mobile.
Il sito ufficiale di "Made with Code" consentirà di accedere ad informazioni riguardanti le esperienze femminili di successo nel settore della programmazione, alle indicazioni di alcuni consulenti, a risorse dedicate sia ai principiati che agli utenti più evoluti, a eventuali occasioni di lavoro e alla vita della community che ruota intorno a questo progetto finanziato da Google con 50 milioni di dollari.
Via Made with Code