Giorni fa, Google aveva avviato una azione formale contro CyanogenMod. Oggi, un gruppo di sviluppatori indipendenti costituisce la Open Android Alliance. Il punto: creare una piattaforma Android completamente Open Source e senza i componenti proprietari presenti, quindi closed source.
Facciamo, ancora un salto nel passato. CyanogenMod, un progetto che lavora su una versione custom del firmware di Android, aveva iniziato a distribuire una versione che conteneva alcune applicazioni Google proprietarie come Google Talk e Android Market. Applicazioni che per essere distribuite necessitano una approvazione da parte di Google, e che CyanogenMod non possedeva. L´azienda di MountainView aveva chiesto a CyanogenMod di interrompere la diffusione dei binari. Il sito del progetto CyanogenMod è stato improvvisamente oscurato.
Google, lo scorso 25 settembre, ha anche diffuso una nota in cui chiarisce l´accaduto. Il succo del discorso è molto chiaro. Il mercato dei telefonini è molto appetibile, Google per entrarci ha sviluppato Android, questo è stato rilasciato sotto licenza Open Source proprio per favorirne la diffusione. Con Android chiunque può sviluppare delle proprie applicazioni. Google ha fatto anche questo e, quindi, oltre a distribuire Android ha anche sviluppato delle proprie applicazioni (basate sui propri servizi Web). Queste applicazioni sono di proprietà di Google, e per usarle è necessario un esplicito consenso da parte dell´azienda.
Bene, nulla da eccepire. A questo punto un gruppo di sviluppatori ha dato vita al progetto Open Android Alliance:
Il nostro obiettivo è sostituire tutto il codice sorgente chiuso, le applicazioni proprietarie alla base di Android con applicazioni Open Source che possono essere liberamente rilasciate. Noi non abbiamo nulla contro le attuali applicazioni proprietarie (ndr contenute in Android), crediamo nelle "piattaforme aperte" e desideriamo che tutti gli utenti possano modificare i propri sistemi come vogliono.
Il progetto, quindi, non ha nulla contro Google e contro Android. Anzi, esso è ospitato proprio sui server di Google e afferma chiaramente quanto segue:
Soprattutto, ricordiamo, noi NON siamo "Anti-Google". Noi siamo "Pro-Android".
Nota tecnica finale: il lavoro verrà rilasciato sotto licenza GPL3.
UPDATE: il sito Web CyanogenMod è stato riabilitato proprio durante la scrittura di questo post. La Home Page riporta il comunicato dello sviluppatore, con una propria versione dei fatti. La vicenda termina qui?