Ormai il lato oscuro ha preso possesso delle mie macchine, e KDE ha vinto nel mio cuore su Unity e GNOME, almeno per adesso, dato che riesce a farmi completare i miei compiti in maniera abbastanza agevole dopo averlo minuziosamente piegato al mio volere. È per questo che mi ha incuriosito la nuova Linux Mint 12 KDE, rilasciata proprio in questi giorni.
Ho scaricato la distribuzione, l´ho infilata con UNetBootin su una penna USB e ho cominciato il mio test, prima tramite LiveCD e successivamente tramite installazione fisica: la distro si presenta completa, ben fatta, fornita di tutto ciò che serve ad un utente medio per svolgere i suoi compiti quotidiani in un ambiente desktop decisamente user friendly, traguardo ambito e già raggiunto in parte da Ubuntu.
Linux Mint 12 KDE include direttamente Firefox 9: molto probabilmente grazie al cambio di politica nei repository della distro madre, sarà presto disponibile per questa distribuzione anche Firefox 10, rilasciato da poco; onestamente, nella navigazione, mi ha molto colpito che fosse impostato DuckDuckGo come motore di ricerca predefinito. Ok, magari servirà a contrastare la posizione forse eccessivamente dominante di Google tra i motori di ricerca, ma da una distribuzione come Mint, che ha sempre un occhio di riguardo verso l´utente, questo non me lo sarei aspettato.
La seconda cosa che non mi ha convinto è stata l´inclusione di KDE 4.7.4, anche se questa piccola defaillance può essere considerata almeno dal sottoscritto come un´attenzione maggiore verso la stabilità: essendo stato reso disponibile infatti KDE 4.8, ci si sarebbe aspettati quantomeno un lavoro di adattamento. Tuttavia, forse, è meglio così: il team non ha fatto inutili corse, e ha preferito includere una versione dell´ambiente desktop più rodata.
Ai power user più smaliziati, farà piacere sapere che l´immagine su cui viene distribuita la distro è una Hybrid ISO: questo significa che il filesystem dell´immagine disco è maggiormente versatile e introduce parecchie innovazioni, pur rimanendo compatibile con i vecchi sistemi di booting da media tradizionali, come UNetBootin o il più classico CD-ROM.
In ogni caso, nonostante la mancanza di KDE 4.8, release molto apprezzata dal sottoscritto, la distribuzione si presenta bene. Fateci sapere la vostra opinione a riguardo.
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