Linus Torvalds ha annunciato il rilascio della nuova stable release del kernel Linux. La build 4.10 è dunque arrivata come da programma, il suo ciclo di sviluppo è durato sette settimane coprendo un periodo nella media per il progetto.
Per sua stessa ammissione il "dittatore benevolo" non si aspettava una versione cosi ricca in termini di feature, soprattutto in considerazione del fatto che già la 4.9 appariva particolarmente innovativa; tuttavia Linux 4.10 arriva con ben 13.000 commit all'attivo e circa 1.200 merge di nuove patch.
Su Linux 4.10 è stato finalmente integrato il supporto alle Virtual GPU; si tratta in sostanza di una tecnologia sviluppata dalla Nvidia, e resa pubblica nel corso del 2012, che consente il rendering degli ambienti grafici da remoto senza lag ed imperfezioni derivate dalle connessioni non troppo performanti.
Grazie a questo nuovo codice gli utenti Linux potranno dunque accedere alle risorse della GPU di un PC in remoto, come se si trovassero fisicamente davanti alla postazione che si sta utilizzando. Questa tecnologia è alla base di NVIDIA GRID, ovvero il servizio dell'azienda californiana che permette lo sharing delle virtual GPU tra diversi desktop virtuali e applicazioni.
Sempre su Linux 4.10 possiamo trovare i nuovi tool perf c2c, strumenti che possono essere usati per analizzare le cacheline contention sui NUMA system. Arrivato anche il supporto all'L2/L3 caches per le CPU Intel (Intel Cache Allocation Technology). Gli sviluppatori del Kernel hanno anche incluso delle nuove patch per il perf sched timehist che consente di ottenere una cronologia dettagliate dei task scheduling.
Da segnalare anche che con questa release sono stati aggiornati i vari driver open source inclusi nel kernel Linux, come ad esempio quelli del progetto MESA/AMDGPU. È stato invece inserito soltanto in forma sperimentare il supporto al writeback cache e ad FAILFAST per l'MD RAID5.
Ubuntu 17.04 (nome in codice "Zesty Zapus") potrebbe essere la prima versione stabile di un sistema operativo ad integrare Linux 4.10.
Via Linus Torvalds