Dopo due settimane della merge window il "dittatore benevolo" Linus Torvalds ha dato il via al nuovo ramo di sviluppo di Linux 6.0 rilasciato la prima release candidate. Linux 6.0-rc1 implementa una serie di patch e nuovo codice che garantisce un'ottimizzazione delle prestazioni del kernel in diversi contesti e configurazioni hardware.
Linux 6.0-rc1 beneficia anche della rimozione del codice di DECnet, elemento che rende più sicuro il kernel e consente di alleggerire il carico di lavoro dei mantainer del progetto. DECnet è un networking protocol realizzato negli anni settanta dalla Digital Equipment Corporation. Tale protocollo durante gli anni ottanta venne migliorato ed evoluto fino a diventare una delle prime architetture di rete peer-to-peer della storia dell'informatica.
Questo networking protocol è ormai obsoleto e finalmente gli sviluppatori del kernel si sono decisi ad avviare la rimozione del supporto presente su Linux da decenni. DECnet è infatti rimasto senza manutenzione effettiva dal 2010 e la sua documentazione non è più aggiornata da quasi un decennio, tale protocollo è quindi totalmente abbandonato a se stesso da diverso tempo.
In Linux 6.0-rc1 sono state introdotte anche le patch per il driver USB che gestisce le periferiche Thunderbolt, nel dettaglio si tratta di un update che va ad abilitare il supporto a tale tipologia di dispositivi anche sulla piattaforma hardware Intel Raptor Lake, ovvero la prossima generazione di CPU (Central Processing Unit) Intel Core basati su un'architettura ibrida che implementa un set di core, chiamati Gracemont, ad alta efficienza energetica.
In tale build del kernel è stato implementato il supporto al CL1 Low-Power State su USB4 e per i Titan Ridge controller. I coder ora hanno di fatto assicurato una riduzione dei consumi energetici durante la trasmissione/ricezione dei dati quando le line si trovano in idle. Inoltre è arrivato il codice per la gestione di TPL (Target Peripheral List), un feature pensata per indentificare i targeted device durante le operazioni di test con degli embedded host che sfruttano i driver DWC2.