Torniamo a parlare delle novità che saranno presenti su Linux 6.0, ovvero la futura versione stabile del kernel del Pinguino, infatti il suo sviluppo dovrebbe essere avviato nelle prossime settimane. Di recente il mantainer del DRM (Direct Rendering Manager ) subsystem, ovvero quel sottosistema del kernel che si occupa concretamente di gestire il rendering degli elementi grafici, ha ricevuto un nutrito gruppo di aggiornamenti per quanto riguarda i driver open source delle GPU (Graphics Processing Unit) Intel ARC serie DG2/Alchemist oltre che per le schede grafiche AMD RDNA3 ed i graphics processor Instinct MI300. Si tratta di un upgrade sostanziale che rende utilizzabili tali architetture anche agli utenti delle distribuzioni Linux.
Gli ingegneri software Intel sono da tempo all'opera per la realizzazioni di tali patch, tuttavia si tratta ancora di un supporto a livello sperimentale non del tutto completo. I mantainer prevedono infatti di terminare tali lavoro per Linux 6.1. Questo perché gran parte delle operazioni di sviluppo per il momento si sta focalizzando sull'architetture di CPU (Central Processing Unit) Intel Raptor Lake, la serie erede di Alder Lake, che dovrebbe essere commercializzata entro la fine del 2022.
Per quanto riguarda invece AMD ed i driver per la piattaforma RDNA3 questi sono praticamente pronti e saranno dunque integrati in Linux 6.0 senza problemi. Dunque le persone che usano una distribuzione Linux e che sono intenzionate ad acquistare una scheda video di questa serie potranno utilizzarla senza dover eseguire configurazioni particolari grazie ai driver AMDGPU o AMDKFD. Sono inoltre arrivate varie migliorie come ad esempio: il supporto al P2P (peer-to-peer) DMA tramite DMA-BUF, il nuovo tool ioctl per eseguire il reporting della vRAM disponibile ed il supporto all'HMM (Heterogeneous Memory Management).
Inoltre non dovrebbero mancare all'appello anche i driver per la GPU della nota board ARM low-cost Raspberry Pi 4 oltre che per una vasta serie di SoC ARM come il Qualcomm Adreno 619.