In seguito al rilascio della versione stabile di Linux 5.19 la community di sviluppatori e mantainer del progetto si è già messa all'opera sul prossimo ramo di sviluppo del kernel del Pinguino. Tecnicamente i lavori su Linux 5.20 non sono ancora iniziati ma ci sono già diversi contributor che hanno presentato innumerevoli patch che probabilmente verranno implementate nelle prossime settimane. Tuttavia non è detto che Linux 5.20 mantenga tale numero di versione tanto a lungo, infatti nelle release note di Linux 5.19 il "dittatore benevolo" Linus Torvalds ha scritto che con tutta probabilmente il tutto verrà rinominato in Linux 6.0.
Ecco le esatte parole del leader del progetto:
"Probabilmente lo chiamerò 6.0 perché sto iniziando a preoccuparmi di confondermi nuovamente con numerazioni cosi estese."
Non si tratta di una decisione inattesa o inusuale per il progetto. Non di rado dopo circa una ventina di point release il kernel cambia il numero della versione principale. Per fare degli esempi concreti: Linux 4.0 arrivò poco dopo Linux 3.19 ed il ramo 5.X venne inaugurato in seguito alla release di Linux 4.20. Quindi gli utenti delle distribuzioni si attendono a breve un cambio di denominazione del ramo di sviluppo. A livello tecnico tale cambiamento non comporta nulla di eccezionale ma denota la volontà per i developer di voltare pagina e iniziare ad implementare innovazioni sempre più spinte a livello tecnico. Quindi con l'arrivo di Linux 6.0 è probabile che si dia il via a dei lavori di refactoring del codice o di alcuni specifici subsystem di grossi rilievo.
In Linux 6.0 dovrebbero arrivare diverse novità come ad esempio il supporto iniziale per il linguaggio di programmazione Rust, gli update per i driver di Intel per la GPU (Graphics Processing Unit) di ultima generazione DG2/Alchemist, che dovrebbe presto venire commercializzata, e per la scheda video del Raspberry Pi 4 ed il nuovo firmware per i chip MD RDNA3.