Il team di coder del kernel Linux ha annunciato, tramite un messaggio nella mailing list ufficiale del progetto, la completamente rimozione del supporto a a.out, ovvero quel formato di file, ormai obsoleto, impiegato nei vecchi sistemi Unix-like, come appunto Linux o BSD, usato per gli eseguibili, il codice oggetto oltre che per le librerie condivise. Tale soluzione è stata completamente sostituita, già dai tempi di Linux 1.2, con gli ELF (Executable and Linkable Format) che è ormai lo standard per quasi tutti i sistemi operativi della famiglia Unix.
Il formato ELF ha infatti rimpiazzato gli eseguibili a.out ed i COFF (Common Object File Format) nelle distribuzioni Linux, in Solaris, in IRX e nei sistemi BSD. Apple invece ha deciso di adottare in macOS il formato Mach-O.
L'eliminazione del supporto al formato a.out non è una novità inattesa, infatti il piano iniziale prevedeva l'avvio rimozione di tale codice a partire da Linux 5.1, tuttavia per una serie di motivazioni tecniche i developer hanno rimandato questi lavori di release in release fino a Linux 5.19.
Nello specifico su Linux 5.19 è stato rimosso il codice che permetteva la gestione dei file a.out sull'architettura x86 a 32bit, ovvero quella un tempo era maggiormente utilizzata sui comuni PC desktop. Nelle precedenti versioni infatti era stata già stata deprecata la parte inerente alle architetture m68k e Alpha.
Trattandosi di una componente ormai obsoleta gli utenti delle distribuzioni Linux non avranno alcuna tipologia di disagio, cosi come gli sviluppatori del progetto visto che già da diversi anni tutti i binari si sono spostati sul più moderno formato ELF.
L'eliminazione del supporto ai file a.out andrà dunque a semplificare la vita ai mantainer del kernel Linux, visto che non sarà appunto necessario eseguire la manutenzione di tale codice ma ci si potrà dedicate ad altro.
Su Linux 5.19 sono attesi anche dei nuovi driver per il file system Btrfs, per TDX Enablement Positioned oltre che per il Raspberry Sense HAT Joystick, ovvero il dispositivo sviluppato dal progetto scientifico Astro Pi Challenge.