In vista dell'arrivo del nuovo anno, bilanci e previsioni si accavallano nel faticoso tentativo di rilevare quelle che potrebbero essere le future tendenze della Rete e le tecnologie che verranno adottate; estremizzando il discorso, Ian Hickson, portavoce di Google presso il W3C e editor del "WHATWG", ha proposto qualche mese fa un interrogativo suggeritogli da alcuni suoi contatti: l'HTML verrà mai rimpiazzato?
Impossibile rispondere semplicemente con un "no" in un'ottica di lungo periodo, ma sarebbe altrettanto difficile affermare che l'evoluzione della Rete non possa prevedere dei cambiamenti radicali; a questo scopo Hickson propone 5 punti fermi che dovrebbero fungere da criteri per la scelta di una tecnologia alternativa:
- assenza di vincoli di licenza per consentire ai vendor la massima libertà in sede di implementazione;
- neutralità rispetto ai vendor per garantire la massima partecipazione possibile alla fase di sviluppo e alla definizione delle specifiche;
- indipendenza da dispositivi e media specifici;
- neutralità rispetto ai contenuti, per cui si deve consentire di descrivere user experience differenti (commercio elettronico, gaming, multimedia entertainment..) con la medesima efficacia;
- evoluzione completa in termini di funzionalità , performance, usabilità , authoring e opportunità di monetizzazione.
L'assenza di alternative in grado di soddisfare una o più delle voci in elenco avrebbe quindi determinato la permanenza di tecnologie che esistono ormai da decenni, HTML o CSS tanto citare alcuni casi, e con fortune alterne (JavaScript); queste ultime a loro volta non supererebbero un esame basato sui criteri esposti perché, per esempio, tutt'altro che indipendenti dalle decisioni dei vendor.
Il discorso però potrebbe essere ampliato anche ad altre tecnologie per il Web development, si pensi per esempio all'ormai defunto XHTML 2, nato quando si riteneva che XML rappresentasse il futuro dei formati per Internet, o a soluzioni vincolate a licenze come Adobe Flash.
L'impressione è che difficilmente le tecnologie ancora oggi in uso potranno essere soppiantate se a cambiare radicalmente, o ad essere a sua volta rimpiazzato, non sarà il loro ecosistema di riferimento e cioè il Web stesso; stando così le cose si continuerà plausibilmente ad assistere ad evoluzioni più o meno eterodirette come nel caso della lunga marcia di HTML5 verso specifiche ufficiali.
