La parola "scrum" deriva essenzialmente dal gioco del rugby e in tal senso definisce quelle che sono le mischie in un contesto di gioco e di tattiche. Il termine è poi diventato parte integrante delle metodologie agili, una sorta di alternativa all'extreme programming. Brevemente, la metodologia Scrum prescrive di definire un progetto come un insieme di blocchi di lavoro ("sprint") su cui lavorare in parallelo (cioè tramite un team di sviluppatori) in modo spedito, così da consegnare il prima possibile una versione funzionante di un sistema. Suggerisce inoltre che il team si riunisca (in quelle che vengono definite "scrum meeting", appunto riunioni) costantemente per capire quale sia il lavoro da compiere nell'immediato futuro sulla versione già consegnata al cliente ("backlog").
All'interno di uno "scrum team" è fondamentale il processo di comunicazione delle informazioni su un progetto, in particolare è fondamentale avere un qualche tipo di strumento che permetta al volo di verificare e monitorare lo stato di avanzamento del progetto medesimo. Ecco perché è nato Scrumy, una web application molto semplice, ma, al contempo, funzionale e utile.
Scrumy permette di essere utilizzata anche senza registrazione. Dall'homepage potete creare istantaneamente un nuovo progetto che verrà individuato attraverso un link univoco "http://scrumy.com/projectname". Da lì è possibile inserire un task o una user story in una delle colonne già predisposte dall'applicazione e cioè "To Do" (per le cose che devono fatte), "In Progress" (per le cose su cui si sta lavorando), "Verify" (per le cose già sviluppate, ma in attesa di testing) e "Done" (per le cose già sviluppate e testate).
Esiste una versione a pagamento (60 dollari l'anno) del software che permette tutta una serie di funzioni che non sono permesse nella versione gratuita.
