"Francesco, perché la gente arriva al mio sito e, salvo la home, non visita nulla?" – mi chiede un amico che vende orologi antichi, di cui anchÂ’io sono appassionato.
Ci ritroviamo nel suo ufficio qualche giorno dopo, mi siedo alla sua scrivania, mi connetto, mi faccio dare la url, vado al sito. La mia idea è controllare quanto tempo impiega la home a caricare.
Intanto gli spiego che secondo alcune statistiche il 50% dei visitatori abbandona la home, se questa non si carica in meno di 10 secondi.
Orrore! "CosÂ’è sta roba?" – gli chiedo – "Ma tu non fai mica lÂ’orologiaio?"
La home è una splendida pagina rosa antico con unÂ’arborescenza in movimento, realizzata in Flash. Uno splendido lavoro, devo dire. Peccato che sulla home non ci sia altro. Mi sembra decisamente il sito di un fiorista. Unica scritta, il nome del negozio che purtroppo è quasi il cognome del mio amico. Nessun collegamento con gli orologi antichi, quindi.
Spiego al mio amico che lÂ’analisi è già finita. Non serve altro. Semplicemente i navigatori arrivano dai motori avendo cercato “orologi” o altre chiavi simili e credono di trovarsi sul sito di un negozio che vende fiori. Visto che per entrare, inoltre, devi andarti a cercare una pallida scritta in bianco (su rosa, vi ricordo) "Italiano|English", abbandonano un secondo dopo. Il mistero è già svelato. Il mio amico non vuol crederci. Per unÂ’ora tenta di convincermi che:
- se uno è arrivato, almeno un giro dietro la home dovrebbe farlo;
- impossibile che una rappresentazione così bella non incuriosisca il visitatore;
- se ha aspettato i 30 secondi necessari per averla, perché abbandona (e secondo me, infatti, molti non aspettano);
- chi gli ha fatto il sito è un designer di grido e quellÂ’arborescenza in Flash gli è costata come un mese di affitto del negozio (sue parole).
Io, naturalmente, non mi faccio convincere e gli propongo un semplice esperimento. Mettere per una settimana una semplice pagina bianca, senza nulla di nulla se non il nome del negozio, lÂ’attività , lÂ’indirizzo ed il pulsante di entrata.
"Ma è na schifezza, Francesco!" – mi dice. "Sì, ma serve solo a dimostrarti il concetto. Poi la sostituisci con quello che vuoi." – gli spiego.
Detto, fatto, dieci minuti dopo cÂ’è la mia home bianca con scritte nere. La settimana dopo, verifichiamo che il 76% dei visitatori entra nel sito. Il mio amico, ovviamente, cambia la sua home facendone realizzare unÂ’altra che, seppur bella, sia rappresentativa del sito.
Voi non ci crederete, ma questa cosa, realmente successami quattro anni fa, continuo a verificarla ogni giorno in decine di siti che vedo. Quanti visitatori si stanno perdendo quei siti? Qualcuno di voi ha voglia di spiegarglielo? Io non riesco a raggiungerli tutti.