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Kernel Linux 2.6.32-rc1: in arrivo le prime novità

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Linus Torvalds ha annunciato il rilascio del kernel Linux 2.6.32-rc1. È terminata la fase di window merge, che vede l´inclusione delle funzionalità più importanti, e si passa alla fase di validazione che durerà per tutte le successive Release Candidate. Cosa contiene questa prima Release Candidate?

Cosa posso dire? Il 67% di driver (la maggior parte dei quali proviene dalla "staging area", ma ci sono cambiamenti anche su tutti gli altri driver), il 10% di firmware, il 10% di supporto alle architetture (dominante sono le modifiche a quella ARM, ma ce n´è anche per MIPS, POWER, SH,ed x86, e più vi è la nuova architettura "SCore"), il 5% di documentazione, e poi cambiamenti sparsi su tutte le altre cose (filesystem, kernel e networking). (Linus Torlvads)

Con la 2.6.32.rc1 il kernel Linux inizia a prendere forma, e già si possono individuare quelli che saranno i cambiamenti più importanti. Tre le sigle magiche di questo nuovo branch del kernel: KMS, TXT e KSM.

KMS, ovvero il già più che noto Kernel Mode Setting. Su questo fronte i lavori proseguono ininterrotti, molto è stato fatto, ma c´è ancora tanto hardware da supportare. Questa volta è il turno del supporto 3D per le schede Radeon della serie 2000, 3000,e 4000. Il modulo DRM (Direct Rendering Manager) è stato aggiornato, così come sono state allineate anche le controparti user space Mesa3D, Libdrm e X.org.

TXT, ovvero il tanto annunciato Intel Trusted Execution Technology. Col kernel 2.6.32 si potrà iniziare a sperimentare questa interessante tecnologia della Intel, nota anche col nome di LaGrande Technology. Essa, comparsa coi Core Nehalem EX, consente di realizzare un ambiente "trusted", cioè sicuro, per le applicazioni software, e il tutto usando alcune estensioni hardware del sistema. In pratica il Kernel e l´Hardware collaborano per la creazione di ambienti di esecuzioni più sicuri in cui far girare le singole applicazioni user space. Meccanismi di protezione agli accessi di memoria, cifratura e firma sono i mattoni basi con cui l´estensione TXT del Kernel Linux realizzerà i Trusted Box di esecuzione.

KSM, ovvero il tanto discusso Kernel Samepage Merging (o anche Kernel Shared Memory). Si tratta di un´altra interessante tecnologia, proposta dagli ingegneri di Red Hat, che si affaccia col kernel 2.6.32. Ecco come funziona. Spesso sui sistemi multiutente, o su quelli virtuali basati su KVM capita che più processi presentano porzioni di memoria perfettamente uguali (immaginate il caso in cui dieci utenti stanno consultando la stessa pagina Web).

KSM consente di analizzare l´albero delle pagine di memoria virtuale dei processi, rintracciare quelle uguali e sostituirle con un´unica pagina virtuale (marcata con un flag di "copy-on-write"). Il risultato è minor spreco di memoria virtuale, meno deframmentazione esterna della memoria virtuale, e talvolta un sistema più veloce da gestire. Nota tecnica per gli sviluppatori. Il kernel Linux già presenta in alcuni casi dei meccanismi simili al KSM, vedete la system call fork() che crea un nuovo processo e rende inizialmente condivise tra i processi padre e figlio molte delle pagine virtuali. Ebbene, in questo KSM non interviene. Al contrario KSM interviene solo con quei processi che intendono condividere pagine virtuali, e che lo comunicano al kernel accedendo al device /dev/ksm.

Altre novità del Kernel Linux 2.6.32? Si ce ne sono, e anche tante. Vale la pena citarne due. Il primo riguarda i famosi driver Microsoft´s Hyper-V, ora passati nella staging-area e su cui si sta ancora discutendo e lavorando. Non si sa però se saranno inclusi in questo rilascio. Il secondo riguarda il sottosistema DRBD (Distributed Replicated Block Device), una sorta di driver che implementa file-descriptor remoti condivisi tra due o più host. Anche per il DRDB al momento sembra esserci una timida intenzione di inclusione nel kernel 2.6.32, ma è presto per confermarlo.

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