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Kaspersky: la sicurezza dei dispositivi IoT preoccupa gli italiani

Il 42% degli italiani si sente responsabile della sicurezza dei propri dispositivi che concorrono alla formazione della smart home.
Kaspersky: la sicurezza dei dispositivi IoT preoccupa gli italiani
Il 42% degli italiani si sente responsabile della sicurezza dei propri dispositivi che concorrono alla formazione della smart home.
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L'ultima indagine condotta da Kaspersky - "La smart home quasi completa: dal frigorifero alla TV, come affrontare l'anno del virtual assistant nel 2023" - ha analizzato il rapporto tra gli italiani e i dispositivi della smart home. Da quanto emerge dall'analisi, il 42% degli italiani si sente responsabile della sicurezza dei device IoT, con una maggiore preoccupazione per eventuali hackeraggi dei sistemi di monitoraggio domestico.

La sicurezza dei dispositivi IoT è un tema importante per gli italiani

cybercriminale

Dal sondaggio realizzato da Kaspersky emerge la preoccupazione degli italiani per un possibile hackeraggio sia della rete domestica che del sistema di telecamere connesso a Internet installato nella propria abitazione. A destare maggiore preoccupazione sono le serrature e le porte smart, così come le telecamere collegate alla rete Wi-Fi di casa. Stando al nuovo report, il 15% si dice "molto preoccupato", il 31% è "preoccupato", un altro 28% è "un po' preoccupato". In particolare, a finire sotto la lente d'ingrandimento sono le telecamere utilizzate per monitorare bambini e animali domestici quando si è fuori casa.

Dall'altra parte, c'è maggiore tranquillità sull'illuminazione smart, i sistemi di controllo del clima e i robot aspirapolvere, nonostante tutti e tre abbiano bisogno di una connessione a Internet per funzionare.

Uno scenario simile era d'altronde ampiamente preventivabile. A livello mondiale, così come in Italia, il settore della smart home continua a essere in rapida crescita, tanto che le previsioni sui sistemi di sicurezza intelligenti e serrature smart parlano di un giro d'affari rispettivamente di 106 miliardi e 13 miliardi di dollari entro il 2030. Va da sé che con l'adesione ai prodotti della smart home in forte ascesa, è naturale l'aumento degli utenti preoccupati per la loro sicurezza, tanto da sentirsi responsabili in prima persona.

A questo proposito, Marina Titova (VP Consumer Product Marketing di Kaspersky) ha sottolineato come "le buone abitudini digitali siano più diffuse tra i Millenial", giudicandolo un segnale più che positivo per la cybersecurity. Maggiore è l'attenzione che le nuove generazioni rivolgeranno ai device della casa domotica, più alte saranno le possibilità che i provider di servizi Internet e i produttori dei dispositivi IoT integrino funzioni di cybersecurity nella loro offerta, andando così a soddisfare le aspettative dei loro clienti.

Consigli utili per proteggere la sicurezza dei dispositivi della casa domotica

Quali sono le azioni che si possono mettere in atto per aumentare il livello di sicurezza dei dispositivi IoT? Ecco la risposta fornita dagli esperti di Kaspersky:

  • installare nel minor tempo possibile gli aggiornamenti rilasciati dagli sviluppatori, mantenendosi sempre informati sulle eventuali nuove vulnerabilità;
  • non memorizzare né condividere sui social indirizzi IP, numeri di serie e altre informazioni sensibili;
  • cambiare la password predefinita sostituendola con una sicura e complessa (mantenendola aggiornata nel corso del tempo)
  • non comprare dispositivi di seconda mano, più esposti ad attacchi hacker, soprattutto se il firmware è stato in precedenza modificato
  • utilizzare una piattaforma di sicurezza affidabile

Nel mese di febbraio Kaspersky ha ufficializzato un importante rebranding nel nostro Paese, annunciando i nuovi piani Standard, Plus e Premium, ciascuno dei quali offre una protezione avanzata per qualsiasi tipologia di utente. In questi giorni è possibile approfittare del 44% di sconto sulla sottoscrizione di un piano della durata di 12 mesi.

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