A scuola era un vanto, ma eravamo un po' ignoranti e un po' stupidi. Oggi è marketing. Da qualche tempo si è scatenata la moda di comprare amici su Facebook. E c'è un sito dedicato alle strategie pubblicitarie su Facebook che svela 10 ricette miracolose per sfruttare commercialmente la creatura di Zuckerberg.
In realtà il segreto descritto sembra essere uno soltanto: creare una propria pagina e piazzarne ovunque il link.
A me non piace la compravendita di utenti (no, non riesco a chiamarli amici!) e, a dirla tutta, nemmeno la politica di "presenza massiva" descritta in Facebook Strategy. A meno che non sia una provocazione, ma in tal caso sarebbe meglio chiarire. [NdA: il post citato è effettivamente una provocazione, il dubbio c'era e ora lo so con assoluta certezza. Sia il mio post che quello di Alessandro Sportelli hanno lo stesso obiettivo: denigrare e sgonfiare le politiche di marketing massive che stanno prendendo piede su Facebook. Il post citato è stato mal interpretato...non dovrebbe capitare, ma capita. Non solo ai migliori, ma anche alle persone normali... Ringrazio Alessandro e tutti coloro che hanno cercato di "digerire" la svista contribuendo ad una discussione che può essere interessante e costruttiva per tutti... se la rimettiamo sui binari giusti]
Mi sembra un ritorno al medioevo del marketing online, al passato in cui nessuno di noi sapeva quanti e quali utenti stavano navigando in Internet.
Oggi sappiamo tutto o quasi e il vero segreto è la nicchia di mercato. Pochi utenti, ma buonissimi.
O sbaglio?