Negli scorsi giorni si è diffusa in Rete la notizia che la Casa di Redmond avrebbe deciso di pensionare definitivamente Internet Explorer in favore di un nuovo browser; se confermato tale cambiamento potrebbe assumere una rilevanza particolare, se non altro dal punto di vista "storico", per un settore che praticamente dalle sue origini ha visto primeggiare un'unica applicazione anche se con importanti variazioni in termini di market share.
Ora, per capire l'importanza di questa decisione, sarebbe necessario conoscere innanzitutto quelli che potrebbero essere i reali cambiamenti programmati per il nuovo browser di Microsoft; questo perché se le modifiche dovessero limitarsi ad un "nuovo battesimo" ("Spartan"?) e all'inclusione di alcune features addizionali, probabilmente gli utenti sarebbero destinati ad assistere a qualcosa di molto vicino a un rilascio di Internet Explorer 12.
In effetti tale ipotesi non andrebbe scartata del tutto, ma potrebbe essere integrata con un'altra modifica, meno evidente ma più rilevante, come il fork del motore di rendering di Internet Explorer, Trident; ciò dovrebbe portare alla disponibilità simultanea di IE11, con evidenti vantaggi relativamente al discorso della retrocompatibilità, e di un IE12 (o in qualsiasi altro modo esso venga chiamato) plausibilmente dotato di una nuova interfaccia e di un maggior supporto per i Web standard più recenti.
Per quanto ciò potrebbe rivelarsi anche molto oneroso dal punto di vista dei costi di gestione, la realizzazione di un fork dovrebbe permettere agli sviluppatori di mantenere due release separate entrambe disponibili tramite Windows 10; in questo sistema operativo il nuovo browser dovrebbe essere impostato come prioritario, ma nel caso in cui il motore di rendering dovesse soddisfare esigenze legate alla retrocompatibilità, allora potrebbe essere lanciata la release precedente.
Questa dinamica di switch, basata sul versioning e l'analisi immediata dei metadati, dovrebbe consentire di "caricare" su IE11 tutti gli oneri precedentemente legati alla risoluzione delle problematiche cross-version (dalla 5.5 in poi). Fino ad ora però, alcune anticipazioni a parte, siamo ancora nel campo delle ipotesi.
Via Quirksmode