Cominciate a pensare a quanti CMS esistono sul mercato: open source e commerciali, più ovviamente quelli costruiti "ad personam" (o "ad aziendam"). Il numero è molto alto e ognuno di questi strumenti sfrutta un modello dei dati diverso da tutti gli altri. In questo contesto l'integrazione di un prodotto con un altro è abbastanza complicato, in quanto andrebbe programmata una sorta di interfaccia che permetta di trattare i dati di uno con i dati di un altro CMS. àˆ praticamente l'idea che sta alla base del progetto CMIS del consorzio OASIS.
Il progetto CMIS (la cui sigla sta per "Content Management Interoperability Services") è un vero e proprio standard che tenta di costruire un modello di dominio unico tale da supportare un set di funzionalità base valido per tutti i CMS. Detto in parole più semplici, lo standard CMIS tenta di definire un modello di dati ben preciso che va ad aggiungersi a quello del CMS specifico: in questo modo due o più CMS possono integrarsi fra loro senza troppi problemi.
Apache Chemistry non è altro che una delle più interessanti implementazioni dello standard CMIS ed è, da poco, un "Top Level Project", rilasciato sotto licenza open source. Si compone di una serie di librerie per i linguaggi Java (linguaggio in cui scritto il server), Python, PHP e per il framework .NET.