Per chi si occupa di Marketing, Web, Pubblicità e tutti i loro congestionati dintorni, l'episodio virale scatenato ieri sera dalle Iene (anomali felini che abitano da anni su Italia1) diventa spontaneamente e prepotentemente argomento del giorno, ovviamente virulento, direi quasi più di H1N1.
Breve antefatto per chi vive fuori dai media: due giorni fa è rimbalzata da Youtube al Tg2 la notizia di un presunto malore di Ilary Blasi. Ieri sera alle Iene hanno tirato via il velo smascherando il bluff. Si è trattato di uno scherzetto costruito allo scopo di smontare le tesi di una presunta terza gravidanza in casa Totti. Fin qui la cronaca dei fatti.
Ebbene, semplicemente, io dico chapeau.
Sì, giù il cappello, perchè la trovata delle Iene è stata, a mio avviso, una dimostrazione palese di tutte le qualità del mezzo Internet. Cito a titolo di esempio:
- la velocità di trasmissione delle notizie,
- l'acquisita fiducia verso tutto cià che viene trasmesso da un social network,
- il potere che l'opinione pubblica e gli operatori di un media tradizionale attribuiscono al web.
Quest'ultimo punto mi solletica: nella costruzione della messinscena, i ragazzi delle Iene hanno dato per scontato che una Ilary Blasi stesa per terra a Campo dei Fiori sarebbe stata catturata da un telefonino, che il video sarebbe stato caricato su Youtube e avrebbe di lì raggiunto notorietà e credibilità a livello nazionale.
Così è stato. Quella stessa tv che ha creduto nel web (grazie alle Iene), ha creduto al web ed è caduta nella...rete, trasmettendo una notizia che si è rivelata un falso.
Influenza felina.
Speriamo che contribuisca a debellare gli anticorpi propagati da coloro che vogliono imbavagliare Internet e i suoi milioni di quotidiani e dispettosi co-autori. Noi.