Dopo mesi di attesa ecco finalmente la possibilità di toccare con mano le novità di JavaFx, la soluzione RIA per il mondo Java nata nel 2009 sotto l'egida Sun, ma che ha visto proseguire il proprio sviluppo anche con l'avvento di Oracle.
Attualmente in beta, questa versione della piattaforma segna una forte discontinuità con il ramo 1.x specie per la già annunciata scomparsa del linguaggio di scripting dedicato: poco male, in quanto si potrà usare non solo puro codice Java per interfacciarsi a JavaFx, ma anche i sempre più affermati Groovy e Scala, più simili al vecchio JavaFX script e comunque JVM-compatibili al 100%.
Tra le altre novità , le principali sono:
- nuova pipeline per l'accelerazione hardware;
- nuovo engine per l'esecuzione di file multimediali;
- nuovo set di controlli UI con tanto di supporto a CSS3;
- nuovo componente (web component) in grado di eseguire l'embed di pagine web all'interno di un'applicazione Java;
Per ulteriori dettagli è bene consultare la roadmap del progetto.
Pecca evidente, ad oggi, del progetto, è senz'altro lo scarso supporto multipiattaforma: JavaFX 2.0 è pienamente supportato nelle versioni più recenti di Windows (XP/Vista/Seven) sia a 32 che a 64 bit, ma Mac OS X consta solo di una versione early access, mentre per Linux si parla, genericamente, solo di un supporto nelle future release.
Per chi ha voglia di provare JavaFX 2.0, il modo migliore è probabilmente quello di scaricarlo assieme al plugin per NetBeans 7.0.
