Nessun risultato. Prova con un altro termine.
Guide
Notizie
Software
Tutorial

Il più grande errore di Facebook? HTML5!

Link copiato negli appunti

Parlando davanti alla platea della TechCrunch Disrupt Conference, Mark Zuckerberg ha definito la scelta di Facebook di scommettere sulle Web Apps in HTML5 come:

one of the biggest mistakes if not the biggest strategic mistake that we made

Essendo stata estrapolata da un periodo molto più lungo, si potrebbe pensare che tale affermazione possa risultare molto più perentoria rispetto alla reale opinione del CEO su HTML5; in effetti, Zuckerberg ha cercato di alleggerire la sua posizione all'inizio dell'intervento:

It's not that HTML5 is bad. I'm actually, long-term, really excited about it.

Ora, è difficile pensare che lo "sfogo" del fondatore di Facebook non sia dovuto almeno in parte agli sfortunati esiti di un'IPO malriuscita, ma il fatto è che ormai il traffico generato dai dispositivi mobili è diventato per il social network ancora più importante di quello prodotto dai desktop, quindi Menlo Park non può più permettersi gli errori del passato. Anche per un servizio che conta quasi un miliardo di iscritti, il rischio di trasformarsi in una mobile App come un'altra è sempre dietro l'angolo.

L'idea è che, cercando di liberarsi dai vincoli intrinseci alle piattaforme (quindi iOS e Android in particolare), Facebook abbia puntato su HTML5 come alternativa all'approccio nativo; questa strategia ha portato alla creazione di un framework interno denominato FaceWeb che, nelle intenzioni, avrebbe dovuto consentire la realizzazione di Apps facilmente aggiornabili tramite un lavoro d'implementazione svolto direttamente sul Web stack. Il tutto senza dovere sottostare ai condizionamenti di market place di terze parti.

Gli esiti di tale iniziativa sarebbero però riassumibili in un'altra affermazione di Zuckerberg:

We just never were able to get the quality we wanted...

A questo proposito il fondatore del social network più grande della Rete avrebbe parlato chiaramente di due anni andati perduti ("We burned two years. That's really painful.") e di una nuova strategia basata sullo sviluppo di applicazioni native sia per la piattaforma di Cupertino che per il Robottino Verde; la recente release della Facebook App per iOS 6 (completamente integrata) ne sarebbe una dimostrazione.

Non è da escludere che le dichiarazioni di Zuckerberg possano influenzare le decisioni di altre compagnie riguardo alle tecnologie da adottare per la creazione delle proprie App; Facebook però rappresenta ormai una realtà  quasi a parte rispetto al resto del Web, dotata di dinamiche proprie anche se interagisce pesantemente con esso attraverso la condivisione, sarebbe quindi necessario comprendere che le esigenze di una realtà  come quella di Menlo Park sono difficilmente omologabili a quelle di progetti differenti che investono sulla Rete.

Ti consigliamo anche