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Il markup di una tag cloud su 24ways

Il markup di una tag cloud: da un articolo molto interessante su 24ways, alcuni spunti per la riflessione.
Il markup di una tag cloud: da un articolo molto interessante su 24ways, alcuni spunti per la riflessione.
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La segnalazione del ritorno di 24ways, l'iniziativa di Drew McLellan
che già  l'anno scorso ha presentato nei primi 24 giorni di dicembre un articolo su web design e web development al giorno, ci stava quasi sfuggendo qui sul blog. Già  undici gli articoli pubblicati quest'anno, tutti molto interessanti.

In particolare, ho trovato sfizioso l'articolo Marking up
a tag cloud
di Mark Norman Francis. Il pezzo inizia presentando gli "orrori" di markup di del.icio.us, Flickr e Technorati per quanto riguarda le tag cloud.

Viene proposta poi una soluzione con markup e CSS decisamente più puliti. Si tratta di una lista non ordinata per racchiudere i link che compongono la tag cloud,
fornendo un'informazione testuale aggiuntiva (il numero di occorrenze di ciascun tag) che viene servita esclusivamente a utenti con screen reader, text browser e in assenza di CSS, ovvero nei casi in cui la grandezza visiva del tag non è in grado di veicolare l'informazione, grazie alla tecnica off-left. L'approccio è lo stesso usato da Russ Weakley in Simple, accessible "more" links.

Alcuni spunti di riflessione. àˆ indubbio che l'uso di una lista non ordinata sia la scelta migliore per rappresentare una tag cloud, dato che si tratta di un elenco di link. Ma è giusto servire un'informazione come le occorrenze di un tag solo a chi non può beneficiare dell'informazione visuale? E ancora: la tag cloud risultante ha comunque la stessa potenza informativa della lista di link in assenza dei CSS? Infine: si potrebbe usare il title sui link in sostituzione (o in aggiunta) al testo nascosto con la tecnica off-left?

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