Internet Explore 10, ultima versione del browser della Casa di Redmond, non sarà disponibile soltanto per Windows 8 ma anche per Seven; dalle dichiarazioni della stessa Microsoft la release per Windos 7 non dovrebbe comunque arrivare prima di metà novembre, il che farebbe pensare che la versione per questa piattaforma necessiti degli appositi adattamenti.
Quindi, ricapitolando una situazione non solo apparentemente confusionaria, presto si dovrebbe avere un Windows 8 che offrirà supporto per il solo IE 10, un Seven compatibile con IE9 e con una propria release di IE10, un Vista in grado di ospitare le versioni del browser dalla 7 alla 9 e un Xp, ancora largamente utilizzato, con supporto per le release 6, 7 e 8.
Attualmente, Seven rappresenterebbe poco più della metà delle installazioni di Windows in circolazione, mentre Xp manterrebbe una quota parte pari a circa il 25%, infine, vi sarebbe un 7% di macchine equipaggiate con Vista. Quindi, supponendo che Windows 8 avrà bisogno di tempo per conquistare un maket place rilevante, IE 10 non potrebbe essere utilizzato su una percentuale rilevante dei PC basati sui sistemi di Redmond.
A questo dato, si aggiunga il fatto che IE9 è stato distribuito quasi 20 mesi fa e, per quanto riguarda il supporto per gli standard WEB più recenti (HTML5, CSS3..), deve far fronte ad un pesante ritardo rispetto a soluzioni alternative che già forniscono quegli aggiornamenti automatici che dovrebbero essere introdotti con IE10.
Ma non basta, infatti, i gestori di alcuni progetti ormai fondamentali per lo sviluppo in Rete avrebbero già programmato di rinunciare ai test di compatibilità con alcune versione di IE, è il caso di jQuery 2.0 che dovrebbe portare con se la dismissione del supporto per IE6, 7 e 8. Google stessa ha rinunciato alla compatibilità completa con IE8.
Al di là di quella che è la naturale obsolescenza delle release e dell'annoso problema della compatibilità cross-browsing che riguarda i vendor in generale, ci si troverà quindi presto in una situazione in cui un buon quarto del parco macchine Windows based supporterà un browser di due aggiornamenti più vecchio rispetto a quello più recente.
Gli sviluppatori (come tale problematica verrà percepita dagli utenti è un fatto ancora da verificare), si troveranno quindi a gestire problematiche cross-version ancora più evidenti che nel recente passato.