Qualcuno li usa, ma siamo molto lontani dallo sfruttarne a pieno tutti i benefici. Sto parlando delle funzioni di trackback che i software dei blog offrono per creare riferimenti incrociati tra i molti autori e scritti presenti in rete.
Per riassumere in poche parole cià che Simone Carletti spiega molto meglio nel suo articolo Trackback: sto parlando di te, un trackback è una segnalazione di citazione ad un testo fatta da un altro blog.
Sembra pura cortesia, ma non è così. Siamo nel bel mezzo della Comunicazione, dellÂ’Immagine e del Web Marketing.
Esplicitare la citazione di un testo mediante un trackback al sito originale significa rendere trasparente al lettore la provenienza delle informazioni, consentendogli di non doversi necessariamente fidare di chi scrive. In rete troppo spesso la certificazione delle informazioni è dubbia. Poter risalire il percorso che avvicina alla fonte originale, è di grande aiuto.
Aprire al visitatore la rete di relazioni che fanno da struttura di conoscenza alle informazioni poste sul blog, significa dare ulteriori servizi e fidelizzare gli utenti. Se visito un blog e vedo che lÂ’autore di un post in modo chiaro e trasparente mi informa del fatto che ha citato un altro blog, sono dellÂ’idea di stare in un luogo aperto al mondo esterno. Cosa sempre positiva.
Per aspetti un poÂ’ più cinici, va ricordato che il trackback lascia un proprio segno anche sulla pagina citata. Chi legge il documento che ho citato, saprà che io lÂ’ho ripreso e probabilmente esteso e potrà arrivare facilmente alla mia citazione. Ne ho un vantaggio diretto anche io, quindi.
In sostanza, il trackback fa bene a tutti: utenti, citato e citante. Vogliamo iniziare ad usarli? Per quanto mi riguarda, io stesso da oggi lo farà in modo sistematico, iniziando proprio con questo post.