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I progetti open source sono impazziti. Parola del leader di Sabayon

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Nel mondo del software libero/aperto può capitare che le novità, soprattutto se radicali, non vengano accolte di buon grado: casi come il rilascio della primissima versione di KDE 4 sono un esempio lampante di questo tipo di situazioni.

Analizzando lo scenario attuale possiamo considerare come fallimentari/involutivi il corso intrapreso da GNOME 3, KDE 4 e GRUB 2? Secondo Fabio Erculiani, leader del progetto Sabayon, le cose stanno proprio così: soluzioni complicate e che, anziché andare incontro all´utente, lo lasciano incapace di utilizzare qualcosa che dovrebbe essere il più naturale possibile.

Seppur in modo diverso, il giudizio di Erculiani boccia sia KDE 4 che GNOME 3: il primo sarebbe rovinato dai continui cambi di API/ABI, delle complicazioni causate a chi si deve occupare della pacchettizzazione (ne sanno qualcosa gli sviluppatori di Slackware) e da idee implementate in maniera non impeccabile.

Critiche anche per GNOME 3 e la decisione degli di sviluppatori di allontanarsi dal paradigma tradizionale del desktop: secondo Erculiani quello che cercano gli utenti è un desktop, una taskbar ed una systray, non un´interfaccia per sistemi mobile/handheld.

Non vengono risparmiati nemmeno GRUB 2 e gli schemi di numerazione di Firefox e Chrome: il primo per essere passato da un semplice file di configurazione (in GRUB 1) ad un sistema molto più complesso e difficile da modificare, i secondi per aver innescato una gara che rende solo difficoltoso la pacchettizzazione da parte delle distribuzioni.

Vi sentite di condividere le critiche di Erculiani o credete che sia del tutto normale sperimentare in direzioni differenti da quelle tradizionali? Qual è il vostro giudizio su GNOME 3 o KDE 4?

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